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Varazze, 29.06.2009.
PonentevarazzinoNews
Legambiente boccia
gli amministratori liguri
Befana di Legambiente – Lunedì 29 Giugno 2009.
Ci sono più pezzi di carbone che caramelle nelle calze consegnate da Legambiente Liguria agli amministratori della regione, delle quattro province e dei comuni capoluogo della nostra regione.
57 caramelle complessive per tutti i nove enti liguri coinvolti a fronte dei 70 pezzi di carbone assegnati agli stessi …
A portarle la Befana di Legambiente che partendo da Piazza De Ferrari ha incontrato in rappresentanza della Regione Liguria l’assessore Franco Zunino, poi in rappresentanza dell’amministrazione provinciale di Genova gli assessori Monica Puttini e Milò Bertolotto e infine l’assessore Mario Margini in rappresentanza del Comune di Genova.
“La Befana di Legambiente è di fatto un giudizio che diamo dell’operato delle amministrazioni locali e della regione in tema di ambiente – commenta Stefano Sarti, Presidente di Legambiente Liguria – mettendo in evidenza le cose che ci sono piaciute, premiandole con le caramelle, e le cose che proprio non ci sono andate giù, evidenziate con il carbone. Abbiamo poi voluto graduare da 1 a 3 sia le caramelle che i carboni a secondo della bontà o della gravità delle scelte fatte. La mancata difesa e salvaguardia del territorio e la cementificazione hanno fatto registrare la maggioranza dei pezzi di carbone assegnati. Per il 2009 ci attendiamo una decisa inversione di tendenza”.
Per la Regione Liguria le 11 caramelle sono state assegnate per il giudizio negativo della commissione VIA regionale sul progetto della Torre Fuksas e del Porto della Margonara di Savona, per la creazione del Parco delle Alpi Liguri nell’imperiese e dell’Area protetta del Parco delle Mura a Genova; per la posizione contraria all’ampliamento a carbone della centrale termoelettrica di Vado Ligure e per i fondi assegnati a sostegno della motonave che effettua servizio di trasporto pubblico tra il Porto antico e Genova Pegli.
Il carbone, non quello vero ma di zucchero (come tale presente anche nelle calze degli altri enti) ha visto riempire la calza con 10 pezzi, assegnati per lo sfruttamento eccessivo della costa facendo riferimento al progetto di urbanizzazione nel Comune di Finale Ligure e alla condivisone nella realizzazione di nuovi porti turistici come quelli di Imperia e di Ospedaletti; per il consenso alla costruzione della piattaforma Maersk di Vado Ligure e per le insufficienti risorse stanziate per le infrastrutture ferroviarie per il trasporto locale a fronte di forti investimenti invece sulle opere stradali.
Alla Provincia di Genova invece le 7 caramelle portate hanno premiato le iniziative sul Piano per la diffusione delle energie rinnovabili, il riconoscimento dell’importanza della filiera corta a sostegno dell’agricoltura, il bilancio che ha stanziato fondi per l’edilizia scolastica e la creazione dell’ufficio per i diritti degli animali.
Il nero carbone, 6 pezzi, invece per la condivisione , insieme al Comune di Chiavari, della vendita della Colonia Fara, per l’approvazione dei piani urbanistici comunali di Recco ed Arenzano e la mancata salvaguardia di alcune aree esondabili dei torrenti.
La Befana di Legambiente Liguria ha apprezzato con 12 caramelle per il Comune di Genova il risultato ottenuto nella sperimentazione della raccolta differenziata porta a porta a Sestri Ponente e Pontedecimo, il blocco di alcune speculazioni edilizie, la decisione di non ricorrere al Consiglio di Stato per la vicenda del parcheggio all’Acquasola, per la promozione del bike sharing e la decisione di investire sui percorsi protetti per il trasporto pubblico locale e infine per la realizzazione, insieme alla Regione Liguria, dell’area protetta di interesse locale del Parco delle Mura.
9 i pezzi di carbone consegnati per aver avviato il dibattito sul nuovo Piano Urbanistico Comunale senza utili documenti per le audizioni delle Associazioni, per l’inerzia nell’aumentare la capacità di depurazione e migliorarne le infrastrutture e per il blocco delle procedure per il fangodotto. In negativo anche l’immobilismo e l’irresolutezza sulla vicenda di Villa Rosa e l’assenza di un piano industriale dell’Amiu e la volontà di assestare al 45% la raccolta differenziata, quando al 2012 dovrebbe essere del 65%.
La Provincia della Spezia si aggiudica 4 caramelle per aver realizzato il Piano Energetico Provinciale e per le politiche di sostegno alle produzioni tipiche locali.
6 i pezzi di carbone per le politiche di rincari delle tariffe dell’acqua, per la posizione ambigua sul raddoppio del rigassificatore di Panigaglia e per la bassa percentuale di raccolta differenziata su base provinciale lontano sia dagli obbiettivi del decreto Ronchi che dal piano rifiuti della stessa amministrazione provinciale.
Il Comune della Spezia, invece si aggiudica 6 caramelle per la posizione assunta in merito al futuro della centrale Enel di Vallegrande, che punta sulle tecnologie rinnovabili, per l’impegno profuso nell’applicare la mozione del consiglio regionale in materia di applicazione del Piano Regolatore Portuale, applicazione che deve avvenire con tutte le valutazioni ambientali ed economiche del caso, e per la realizzazione del bike sharing cittadino.
Lo stesso Comune si aggiudica 8 pezzi di carbone, per il regolamento edilizio che limita al 30% della superficie totale dei tetti lo spazio lasciato ad eventuali impianti di pannelli solari, la poca risolutezza nell’affrontare le tematiche dell’inquinamento del levante, dovuto a polveri e rumori legato alle movimentazioni portuali ma non solo; lo stato delle bonifiche di area ex-Ip e Pitelli, ancora troppo arretrate ed infine la bassa raccolta differenziata su scala comunale lontana sia dagli obbiettivi del decreto Ronchi che dalla programmazione del Piano Provinciale dei rifiuti.
Alla Provincia di Savona 6 caramelle per aver realizzato il Piano Provinciale dell’Energia e per le iniziative a favore delle produzioni tipiche locali, così come per le iniziative in materia di educazione ambientale.
La stessa Provincia ha 8 carboni nella sua calza per aver condiviso la scelta della realizzazione della nuova piattaforma della Maersk a Vado Ligure, nonostante la consultazione popolare in cui i vadesi si sono espressi in maniera contraria, la posizione favorevole al progetto di spostamento dello stabilimento Piaggio di Finale Ligure con annessa speculazione edilizia su quelle aree, e la bassa raccolta differenziata su base provinciale, ben lontana dagli obbiettivi del Decreto Ronchi.
Le caramelle assegnate al Comune di Savona sono invece 3, per la realizzazione del Car Sharing e del Bike Sharing a livello intercomunale e per l’ottenimento della certificazione ambientale, mentre invece sono 6 i carboni per il voto favorevole al progetto Margonara-Fuksas nonostante i rilievi di illegittimità evidenziati dalla Regione Liguria e per aver permesso la realizzazione dell’ecomostro Crescent.
Infine, la Provincia ed il Comune di Imperia.
Per quello che riguarda la Provincia di Imperia la Befana di Legambiente porta 5 caramelle per l’impegno nella realizzazione del Parco Regionale delle Alpi Liguri, per la scelta del digestore aneorobico per il trattamento di alcune tipologie di rifiuti e per il sostegno alle produzioni tipiche locali, mentre sono 8 sono i pezzi di carbone presenti nella calza per quello che riguarda il piano dei rifiuti basato quasi esclusivamente sulle discariche, per non aver contrastato scelte di urbanizzazione e speculazione edilizie sulle coste imperiesi, e per la bassa percentuale di raccolta differenziata provinciale, ben lontana dagli obbiettivi del Decreto Ronchi.
Il Comune di Imperia invece chiude le “calze” liguri con 2 caramelle per l’ottenimento della certificazione ambientale e per la richiesta di ampliamento del Sic marino mentre sono 8 i carboni per la realizzazione del porto turistico di Imperia, la bassa percentuale di raccolta differenziata su scala comunale e la lentezza nel costruire il depuratore.
Fonte: Legambiente Liguria
Il direttivo.