Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e Dintorni”
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Varazze, 22.05.2009.
PonentevarazzinoNews
Convegno al Palasport di Varazze
su ‘Competenze preventive nella
scuola a sostegno della genitorialità’
Marco Maggi questa sera alle ore 20.45, presso il Palasport di Varazze, presenta un convegno sulle “Competenze preventive nella scuola, nella comunità locale e sostegno alla genitorialità”.
Intervengono Wilma Social pedagogista, Franco Floris direttore della rivista Animazione sociale del gruppo Abele di Torino, Alberto Pellai ricercatore presso l’Università di Milano e conduttore televisivo di RAI 24.
All’incontro parteciperanno gli addetti del settore scuola, i genitori e quanti collaborano come volontari ed educatori; visto il tema trattato è consigliata la partecipazione a tutti i cittadini.
Brevi notizie su due dei relatori trovate on line.
Medico, è ricercatore in Sanità Pubblica presso l’Istituto di Igiene e Medicina Preventiva dell’Università degli Studi di Milano. È padre di tre figli e lavora da anni occupandosi di tutela della salute materno-infantile, conducendo ricerche e attività di formazione con docenti e genitori sia in Italia che all’estero. Ha pubblicato molti libri per insegnanti, genitori e bambini, tra cui Nella pancia del papà edito da Franco Angeli. Nel 2004 il Ministero della Salute gli ha conferito la medaglia d’argento al merito della Sanità Pubblica. Dal 2006 collabora con Radio 24, per cui cura, insieme a Nicoletta Carbone, la trasmissione Questa casa non è un albergo, l’unico programma radiofonico nazionale dedicato alla relazione genitori e figli. E’ autore di numerose pubblicazioni tra cui. “Nella pancia di papà” (F. Angeli 2003), “Just do it” (F. Angeli 2003) “Le parole non dette” (F. Angeli 2004), “Un bambino è come un re” (F. Angeli 2004), “Una calamita di mamma” (Erickson 2007) “Le mie mani sono le tue” (S. Paolo 2007), Scarpe verdi d’invidia” (Erickson 2007)
Accoglienza, apprendimento comunicazione
Nella scuola la routine quotidiana si è fatta noiosa e ripetitiva, si è spento l’ entusiasmo per la novità e la scoperta.
L’esperienza dell’apprendimento, anziché gradevole e automotivante, si è trasformata in un pesante fardello che si “deve” portare sulle spalle.
Da dove partire per produrre motivazione allo studio, disposizione ad apprendere, curiosità di sapere?
La risposta è una delle principali sfide che la scuola pone all’ animazione.
L’animazione non è un’attività a fianco delle altre attività scolastiche, ma un modo di “dare un’ anima”, aggiungere una “qualità” alle diverse attività, da quelle di interazione affettiva a quelle specificatamente didattiche.
Non basta che l’insegnante conosca la sua disciplina e la sappia presentare in modo affascinante fino alla seduzione.
Non basta che sappia far apprendere tutto ai ragazzi e che questi siano promossi a pieni voti.
È necessario che egli sia esperto dei processi di apprendimento e dunque sappia abilitare progressivamente a sapere, sapere di sapere, sapere come si è proceduto nell’apprendere, fino a individuare le proprie strategie di apprendimento.
E in questa direzione che l’animazione può essere una proposta stimolante per la scuola. (dall’introduzione di Franco Floris)
Il direttivo.
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