Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e Dintorni”
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Varazze, 21.04.2009.

PonentevarazzinoNews

Il segretario provinciale del Pd
sulla situazione politica di Varazze

Segnaliamo all’attenzione di chi segue il nostro impegno sociale la riflessione del segretario provinciale del Pd, Dott. Giovanni Lunardon, sul terremoto politico scatenatosi a Varazze, dopo una resa dei conti ormai non più rinviabile, ma che era nell’aria da tempo, molto tempo addietro, protrattasi cosi lungamente per motivi a noi ingenui ed ignari cittadini, anzi, in verità più sudditi, strategicamente tenuti nell’ignoranza, incomprensibile e inaccettabile.

Riteniamo sia necessario e doveroso farne oggetto di analisi e discussione in un prossimo incontro, anticipando come da consuetudine il confronto in forma telematica, per meglio cercare di capire e preparare un’ampia partecipazione di quanti interverranno, vorranno essere informati e dibattere nel consueto rispetto di tesi e convinzioni, per trarne il maggior arricchimento possibile.

Siamo sempre più convinti che solo col crescere del dialogo e della comune ricerca della verità, si possa concretizzare il progresso verso la mutua comprensione e il successo dell’impegno sociale che ci siamo assunti l’onere di perseguire e realizzare.

Da “Il Secolo XIX” del 21.04.2009 – Lunardon reagisce: sono stati gli iscritti a decidere l’alleanza il segretario provinciale del pd.
dal nostro inviato.

Savona. «Si dimettono?», chiede Giovanni Lunardon, segretario provinciale del Pd. Sì, si dimettono. Con un foglio intestato “Documento politico della maggioranza del coordinamento del Circolo di Varazze” undici membri annunciano che «intendono dimettersi dal Coordinamento di Circolo».

Così si sancisce la spaccatura all’interno del Partito Democratico, non senza qualche parola dura nei confronti dello stesso Lunardon e una conclusione pesante come un macigno: «prendiamo atto che non è consentito all’interno del Coordinamento del Pd esprimere opinioni che possano interferire con i progetti di Per Varazze».

Il segretario non sembra accusare troppo il colpo: «Io sono sereno. Sono sereno perché so come si sono svolte le cose, so che le decisioni sono state tutte prese dall’assemblea degli iscritti e io sono abituato a confrontarmi con questa realtà, la realtà dei cittadini e degli elettori. È l’unica che può davvero contare nello spirito di questo partito».

L’accusano di aver spinto in questa direzione … «Io non ho spinto nulla, è una scelta che è stata presa con i due terzi di maggioranza. E tutto quel che ne è seguito è stato approvato e appoggiato dalla maggioranza degli iscritti».

L’accusano ancora di aver convocato “con incredibile urgenza” una nuova assemblea, senza nemmeno aver voluto prima sentire l’opinione dei dissidenti del coordinamento. «Beh, io so che negli ultimi giorni abbiamo visto a Varazze delle scene incredibili, è successo di tutto e non so immaginarmi davvero che cosa di peggio potesse accadere, io non so quale altra situazione potrebbe essere più appropriata per intervenire con urgenza».

Lei crede, al di là delle polemiche, all’alleanza strategica con il movimento di Giovanni Busso? «Due considerazioni. Busso è stato già tre volte sindaco, ha dimostrato le sue capacità e se oggi Varazze è più bella di ieri lo si deve soprattutto a lui. La seconda risposta la do a chi sostiene che andremo a perdere. E dico: sicuramente presentandoci sotto le insegne dei partiti tradizionali saremmo andati incontro a una disfatta da mozzare il fiato».

Invece così … «Invece ci presentiamo nel contesto di un movimento che davvero raccoglie tutte le spinte più innovative e che ha saputo proporre un vero disegno per la città del futuro. Insomma: ci sono tutti i presupporti per offrire ai cittadini di Varazze un’opzione nuova, dinamica, certamente non conservatrice». M. Men.

Il direttivo.
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