Varazze – Il Santuario dei Cetacei preoccupa Greenpeace e i Verdi della Liguria

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Varazze, 17.03.2009.

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balenottera-santuarioIl Santuario dei Cetacei
preoccupa Greenpeace e
i Verdi della Liguria

Riceviamo dal Gruppo Consiliare dei Verdi, della Regione Liguria, e pubblichiamo il comunicato stampa che tratta degli allarmanti dati, sul Santuario dei Cetacei, resi pubblici dall’associazione Greenpeace. 

COMUNICATO STAMPA

MASSIMA TUTELA DEL SANTUARIO DEI CETACEI: LO CHIEDONO I VERDI CON UN’INTERROGAZIONE DOPO I DATI ALLARMANTI DI GREEPEACE IL MINISTRO DELL’AMBIENTE DIA UN SEGNALE DI INTERESSE 

Questa mattina l’Assemblea del Consiglio Regionale della Liguria ha trattato della salvaguardia del Santuario dei Cetacei in seguito ad un’interrogazione urgente presentata da Cristina Morelli, presidente del Gruppo consiliare dei Verdi, con la quale si chiede l’attivazione di tutti gli organi competenti dopo le risultanze di uno studio dell’associazione Greenpeace, da cui  è risultato un drastico ridimensionamento dei mammiferi marini nell’area del Santuario.

“Siamo molto allarmati per i dati che l’associazione Greenpeace ha reso pubblici nei giorni scorsi – dichiara Cristina Morelli consigliere regionale dei Verdi – dallo studio, effettuato in mare aperto nell’agosto 2008,  risulta una notevole diminuzione degli avvistamenti,  addirittura del 75% delle balenottere e  del  50% delle stenelle rispetto al monitoraggio effettuato dal stessa associazione nel 1992.

Poiché nel triangolo marino compreso tra la costa ligure, quella corsa e quella provenzale esiste la più alta concentrazione di cetacei fra tutti i mari italiani e una delle aree faunisticamente più ricche del Mediterraneo e che come Verdi abbiamo sostenuto con convinzione la creazione di questa area di protezione dei cetacei unica al mondo, riteniamo che la mancata tutela di questo bene prezioso sia un fatto molto grave.
 
Le cause deriverebbero dal traffico incontrollato ad alta velocità di traghetti  e imbarcazioni private di grandi dimensioni, dall’inquinamento da batteri fecali in altura, e dall’attività di whale watching svolte in modo pericoloso, anche con aerei e motoscafi.

La Regione Liguria ha competenze molto limitate al riguardo, come ci ha confermato l’Assessore all’Ambiente Franco Zunino nella risposta, poiché l’accordo di istituzione del Santuario dei Cetacei tra Italia, Francia e Principato di Monaco, prevede una competenza a livello di governo nazionale. A tale proposito risulta una totale latitanza da parte dell’attuale Ministero dell’Ambiente rispetto alle recenti notizie e sollecitazioni.

Abbiamo chiesto quindi – conclude Cristina Morelli – che la regione intensifichi i controlli nell’ambito delle sue competenze, quindi entro le 12 miglia costiere, e che faccia ogni pressione verso il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo perché si attivi per la progressiva eliminazione degli scarichi fognari in altura, un serio controllo del traffico delle navi, la definizione di  un limite massimo di velocità delle imbarcazioni a motore e il divieto di competizioni con imbarcazioni veloci, il divieto di sperimentazioni con onde sonore e la valutazione di quelle già esistenti, il divieto dell’uso di dissuasori in acquicoltura e l’adozione di un severo codice di condotta per il whale watching, come peraltro chiesto anche da Greenpeace. 
     
Certo che dopo la vicenda degli scoiattoli grigi, che il Ministero voleva sterminare anche a Nervi, non siamo per nulla tranquilli.”   Ge. 17.03.09

Per approfondire:

Greenpeace rivela: il Santuario dei cetacei è quasi vuoto

Roma, Italia – 26 Febbraio 2009 – Dove sono finite le balene e i delfini del Santuario dei Cetacei del Mar Ligure? Greenpeace lancia oggi i dati scandalo sul Santuario che indicano una netta diminuzione delle stenelle e delle balenottere che in dieci anni potrebbero essere diminuite del 50 e del 75 per cento, rispettivamente. Nessuno ha fatto niente per difendere i cetacei del Santuario e oltre alle minacce già note (inquinamento, traffico veloce, pesca illegale), Greenpeace ha scoperto una grave contaminazione da batteri fecali in alto mare. Il Santuario è oggi ridotto a una fogna a cielo aperto senza regole né controlli. [Continua … ]

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Il Santuario dei Cetacei

Il Santuario dei Cetacei è una zona importantissima dal punto di vista biologico. La ricchezza di cibo attrae da sempre migliaia di pesci e di conseguenza i predatori.

Tutte le estati circa 2000 balenottere e migliaia di altri cetacei, fra cui delfini, zifii e capodogli, si danno appuntamento nel bacino Ligure-Provenzale per nutrirsi in vista dell’inverno.

E’ la prima volta che viene creata un’area marina protetta che comprenda acque internazionali in questa parte dell’emisfero: si tratta di un’area vastissima, oltre 96mila KM quadrati: pari al doppio della Svizzera. L’area protetta si estende tra la Costa Azzurra, il Principato di Monaco, la Costa ligure, la Corsica, la Sardegna e la Toscana. La creazione del Santuario dei Cetacei è un evento straordinario di cooperazione per la conservazione della natura. Il Santuario garantisce non solo la tutela dei mammiferi marini, ma anche di tutto l’ecosistema di quest’angolo di Mediterraneo.

Le uscite in barca per il whale watching sono l’occasione, non solo per vedere da vicino i Cetacei nel loro ambiente naturale, ma anche per compiere uno sforzo di sensibilizzazione nei confronti di chi va per mare per una corretta gestione del santuario delle balene del Mediterraneo.

Il direttivo.

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Questo articolo è stato pubblicato il 17 Mar 2009 alle 20:52 ed è archiviato nelle categorie Ambiente, Attualità, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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