Savona – Il casello in località Albamare non piace all’avvocato Beniamino Rettura

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Varazze, 8 marzo 2009.

PonentevarazzinoNews

proposta-comitato-casello_albamare.jpgIl casello in località Albamare
non piace all’avvocato
Beniamino Rettura

Sulla proposta di chiedere alla Società Autostrade di analizzare la fattibilità di un casello in località Albamare, con sbocco sull’Aurelia zona Funivie, in aggiunta e non in sostituzione della prevista Aurelia bis, dopo aver ottenuto l’appoggio della Regione e di otto Comuni savonesi che, ad esclusione di Varazze, hanno ritenuto giusto ratificarlo con una delibera del C.C., per evidenziare l’importanza e l’utilità della proposta avanzata dal civico comitato, assistiamo ora all’opposizione di un neo “Comitato del NO”, guidato dall’avvocato Beniamino Rettura.

Ponente Varazzino, da sempre favorevole e sostenitore della proposta avanzata dall’Ing. Paolo Forzano, ritiene sia necessario, e pure urgente, confrontarsi con i cittadini e rappresentanti del nuovo sodalizio, per analizzare e verificare le loro preoccupazioni, e trovare insieme la migliore soluzione ad un reale problema di viabilità, che da troppo tempo penalizza i cittadini albisolesi e quanti devono attraversare un territorio ad elevata vocazione turistica.

Per approfondire articoli dei quotidiani locali che trattano l’argomento:

Da “Il Secolo XIX” del 7 marzo 2009 – Si siedono al tavolo i comitati pro e contro casello, pace in vista – Il presidente del comitato “Casello Albamare”, Paolo Forzano, ha invitato l’avvocato Beniamino Rettura ad un incontro.

MANO TESA del comitato “Casello Albamare” verso gli oppositori, a loro volta riuniti in un altro comitato, chiamato “Salviamo il Bosco delle Ninfe dal casello Albamare”.

Questi ultimi temono le ripercussioni sull’ambiente del prospettato svincolo autostradale tra Albissola e Savona, alle spalle dell’ospedale in località Valloria.

Il presidente del comitato “Casello Albamare”, l’ingegner Paolo Forzano, ha invitato l’avvocato Beniamino Rettura, alla guida degli oppositori, ad un incontro per analizzare tutti gli aspetti del progetto.

«Siamo pronti a discutere con tutti per dimostrare la validità della nostra proposta – ha detto Forzano -. Quindi invitiamo l’avvocato Rettura a partecipare ai nostri incontri sia pubblici che di lavoro: tutte le sue osservazioni saranno benvenute.

Noi vogliamo risolvere i problemi trovando delle soluzioni ragionevoli e diminuendo l’impatto ambientale. Sarà mia premura organizzare un incontro per confrontarci sul merito».

Rettura aveva sollevato la questione dell’impatto ambientale, avanzando anche dubbi sull’effettiva utilità dell’opera per gli utenti, sui costi e sulla sicurezza, dato che lo svincolo si troverebbe incastrato fra due gallerie con spazi risicati per accelerazione e decelerazione.

«Vorrei rassicurare Rettura – spiega Forzano – per quanto riguarda i problemi che lui cita, e che sono chiaramente anche nel cuore del comitato. Distruzione del patrimonio verde: quasi tutti gli svincoli sono in galleria, e solo l’area del casello e le corsie di accelerazione e decelerazione sono scoperte. Problemi di cambio luminosità in imbocco in galleria, sicurezza di transito ed inquinamento gassoso ed acustico saranno migliorati dai nuovi più bassi limiti di velocità. Costo del pedaggio: nessuno è obbligato a fare il percorso autostradale a pedaggio, è solo una possibilità in più».

Fatto sta che su Albamare ora si rischia di assistere all’apertura di un contenzioso tra comitati cittadini. G. V.

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Da “Il Secolo XIX” del 6 marzo 2009 – Nasce un comitato contro Il casello di Albamare, cittadini contro

Savona. Promosso dalla Regione, dal sindaco di Savona e da altri otto Comuni della provincia, il casello di Albamare, contemplato come opera complementare all’Aurelia bis, viene bocciato da un nuovo comitato di cittadini savonesi costituitosi lunedì scorso. Il comitato “Salviamo il Bosco delle Ninfe dal Casello Albamare” presieduto dall’avvocato Beniamino Rettura pone alla base del no al progetto dell’ingegnere Paolo Forzano la questione ambientale, oltre a mettere in discussione i presunti benefici e l’utilità per gli utenti, i costi e la sicurezza dal punto di vista viario-automobilistico del progetto.

La prima stoccata è proprio per quelle associazioni ambientaliste che fino ad ora non hanno fatto sentire la propria voce su un progetto considerato di forte impatto ambientale. «C’è stata una mobilitazione generale per le madrepore della Madonnetta – dice Beniamino Rettura – ma nessuno si è ancora mosso per il Bosco delle Ninfe, uno dei pochi polmoni verdi rimasti a Savona che verrebbe gravemente compromesso da questo progetto».

Secondo il presidente del neo comitato il casello di Albamare, con i sui quattro svincoli «corrisponde alla sostanziale distruzione di un patrimonio verde, macchia mediterranea, ulivi e mimose, che ha resistito pressoché intatto fino ad oggi e che si estende dalla via Ranco e dal Bosco delle Ninfe sino alle colline dell’Albamare. È auspicabile che gruppi ed enti ambientalisti non debbano ancora tardare a far sentire la loro voce».

I benefici della costruzione del casello di Albamare sarebbero ad esclusivo vantaggio della Società Autostrade che avrebbe un nuovo flusso di automobilisti paganti a danno di questi ultimi che si troverebbero a dover pagare un nuovo pedaggio sul tratto di percorrenza tra Savona e Albissola. Il comitato sottolinea anche il «fattore pericolo determinato da un casello posto tra due gallerie a breve distanza l’una dall’altra e già di per sé contraddistinto da gravi fattori di rischio, collegati all’improvviso cambio di luminosità in uscita ed in ingresso in galleria, su di un percorso che è sostanzialmente in curva, a visibilità limitata e di brevissima durata tra le due gallerie».

Per il comitato l’alternativa da percorrere potrebbe essere quella dell’Aurelia bis, opera di cui si parla da anni e sulla quale deve ancora esprimersi il Consiglio di Stato il relazione ai ricorsi al Tar di alcuni abitanti interessati dagli espropri del tracciato. «Non abbiamo una soluzione a portata di mano e mi rendo conto che gli abitanti di via Scotto si vedrebbero passare il tracciato dell’Aurelia Bis a 30 metri sotto casa – conclude l’avvocato Rettura – ma a nostro parere le alternative al casello ci sono e non devono intaccare uno dei pochi punti verdi della città». e.r.

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Da “Il Secolo XIX” del 16 febbraio 2009 – Burlando: sì ad Albamare – «Chiusa l’istruttoria. In pressing su Autostrade, noi pronti a investire» – di ANTONELLA GRANERO

«Ci siamo formati tutti la convinzione che il casello di Albamare abbinato all’Aurelia bis potrebbero risolvere radicalmente i problemi del traffico savonese». La Regione dice sì al casello di Albamare. Nei prossimi giorni il presidente Claudio Burlando incontrerà il gruppo di sindaci che gli hanno scritto alcune settimane fa – su iniziativa del primo cittadino savonese Federico Berruti – e il presidente del Comitato casello Albamare, Paolo Forzano: «Lunedì (oggi, ndc) fisseremo la data». Intanto, però, Burlando anticipa che l’istruttoria compiuta dagli uffici regionali si è conclusa con un parere positivo. E la Regione scende in campo: «Ora si tratta di fare pressing tutti insieme sulla Società autostrade. Noi siamo pronti a fare la nostra parte. Anche finanziariamente».

Ma il presidente non si ferma qui: annuncia la creazione di una cabina di regia – nella quale siederanno con la Regione tutti gli enti pubblici interessati, il Comune di Savona e l’Autorità portuale in primis, con Anas e Autostrade – sui problemi del traffico savonese. Un “tavolo” chiamato ad affrontare in modo organico e complessivo le questioni dell’Aurelia bis (le acquisizioni dei terreni una volta conclusi i ricorsi presentati da alcuni privati a Savona e ad Albisola contro gli espropri), il casello di Albamare e, infine, la variante al progetto dell’Aurelia bis per lo svincolo in via Scotto, presentata dal Comune di Savona.

L’Aurelia bis, dopo anni di discussioni e controversie, è ormai prossima a partire. Costo preventivato 239 milioni di euro, l’Anas ha concluso le procedure di gara e nell’arco dei prossimi 10-15 giorni aprirà le buste e assegnerà i lavori. «Nell’arco dello stesso spazio di tempo – dice Burlando – il Consiglio di stato dovrebbe definitivamente esprimersi sui ricorsi contro gli espropri, dopo le sentenze del Tar». Aggiunge il presidente: «Il progetto per il casello, invece, era nato anni fa come una sorta di alternativa all’Aurelia bis, poi ha preso altre forme e un’altra piega. Oggi tutti gli enti locali, tutto il territorio compattamente ci hanno spiegato come il casello rappresenti l’ideale completamente per rendere efficaci sino in fondi gli effetti sul traffico derivanti dalla realizzazione dell’Aurelia bis».

A parere della Regione, Savona è oggi, praticamente priva di un proprio casello autostradale. Un’assurdità. «Troviamo singolare che il terzo centro della Regione per numero di abitanti non abbia di fatto un proprio casello, visto che quello di Legino è sostanzialmente il casello di Vado e dall’altro parte, a levante, è ad Albisola». Poi Burlando indica un modello: «La Società Autostrade è sempre restia ad inserire un nuovo investimento, diciamo pure che di solito c’è una certa ostilità. Lo sappiamo. Ma Savona senza casello è una posizione indifendibile, per le Autostrade. L’esempio è quello che è accaduto a Borghetto: lì il casello si è fatto, ed ha aiutato una grande unità di intenti di tutto il territorio. Se le Autostrade accetteranno la nostra impostazione, la Regione non si tirerà indietro e farà la sua parte, anche a livello finanziario».

L’Aurelia bis, come detto, è a un punto di svolta. A giorni i lavori saranno assegnati. Ma pende ancora il giudizio davanti al consiglio di Stato dopo i ricorsi presentati da alcuni privati contro gli espropri. «Appena esaurita la parte giudiziaria, noi siamo pronti a lavorare insieme ai Comuni di Savona e Albisola perché si trovi un’intesa tra l’Anas e i cittadini-imprenditori che hanno sollevato eccezioni». Resta la variante all’Aurelia bis per lo svincolo di via Scotto: un progetto dello studio Igeas, che il Comune ha voluto per risolvere un doppio problema: quello degli abitanti della via e quelli del traffico (il progetto, dopo la bocciatura dello svincolo della Margonara, infatti, è monco). «Di quello si deve discutere a bocce ferme – dice Burlando – Anas vuole che tutto l’iter sia avviato, e poi discutere di quella variante. Noi siamo pronti con un unico tavolo che affronti prima la questione dell’acquisizione delle aree per l’Aurelia bis, la realizzazione del casello di Albamare e infine la variante per lo svincolo di via Scotto».

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Da “Il Secolo XIX” del 16 febbraio 2009 – Il sindaco Berruti – «è una risposta molto positiva, piano complementare all’Aurelia bis»

«SI TRATTA di un riscontro molto positivo»: il sindaco di Savona Federico Berruti commenta con tono soddisfatto le parole del governatore Claudio Burlando sulla fattibilità del casello di Albamare. «Ovviamente a completamento e non come alternativa dell’Aurelia Bis» spiega Berruti . «D’altronde già in passato avevamo affrontato con il presidente Burlando l’argomento di un nuovo casello per Savona, condividendo la rilevanza del tema». Nelle scorse settimane proprio il sindaco savonese aveva coinvolto altri otto sindaci della provincia in una lettera con la quale si chiedeva il coinvolgimento della Regione nel progetto. «E il suo impegno è determinante», puntualizza Berruti che poi assegna meriti fondamentali a Burlando per la realizzazione dell’Aurelia bis. «La soluzione è molto importante. Da parte nostra garantiamo il massimo impegno politico affinché possa arrivare in porto. Ovviamente servirà una progettazione accurata». g. cio.

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Da “Il Secolo XIX” del 16 febbraio 2009 – Il comitato – «La notizia corona i nostri sforzi tutti hanno da guadagnare dal progetto»

«SONO FELICE che il presidente della Regione abbia fatto sua la nostra proposta. Sono due anni che combattiamo affinché anche Savona abbia un casello in modo da alleggerire la viabilità nelle vie della città e la notizia che arriva da Genova corona i nostri sforzi». Il presidente del comitato casello Albamare, Paolo Forzano, accoglie con estrema soddisfazione le parole di impegno di Claudio Burlando «anche perché abbiamo fatto in modo di coinvolgere tutti e crediamo che la politica possa fare propria l’iniziativa».

Certo l’impegno, anche finanziario, non era atteso «benché fosse l’ora che arrivasse anche perché è evidente che Savona abbia bisogno di un casello tutto suo». Il comitato si attende anche un maggior coinvolgimento della società Autostrade mediante il presidente «in quanto un casello all’altezza del porto è remunerativo anche per l’autostrada. Il traffico sarebbe almeno dieci volte superiore a quello di Borghetto. Contiamo sul pressing di Burlando». G. Cio.16/02/2009

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Da “Savonanews” del Giovedì 26 Febbraio 2009 – Savona: Albamare, Ruggeri chiede modifiche al progetto

L’incontro tra l’assessore Carlo Ruggeri e il presidente del comitato Albamare, Paolo Forzano, ha confermato l’interesse della Regione per il progetto del nuovo svincolo autostradale a levante di Savona, nella zona dell’ospedale San Paolo. Ruggeri ha chiesto però di verificare la possibilità di una connessione più diretta al tracciato dell’Aurelia bis. Forzano, che ha presentato un dossier di una cinquantina di pagine, ha difeso il progetto originario (tunnel di 1,1 chilometri con sbocco nella zona della funivie), anche in vista del possibile proseguimento verso il porto attraverso un tunnel sottomarino. red. sav.

Il direttivo.
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Questo articolo è stato pubblicato il 08 Mar 2009 alle 16:36 ed è archiviato nelle categorie NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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