L’Associazione Albergatori Varazze esce dall’UPA

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Varazze, 30.01.2009.

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L’Associazione Albergatori
Varazze esce dall’UPA

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Da “Il Vostro Giornale“ del 30.01.2009 – UPA, nomina di Scrivano: gli albergatori di Varazze sbattono la porta

Provincia. Si addensano le prime nubi sulla nomina di Carlo Scrivano alla direzione dell’Unione Provinciale Albergatori. Un segno forte di dissenso, con la fuoriuscita dal sodalizio associativo, è stato espresso dagli albergatori varazzini. Nel corso di un direttivo straordinario svoltosi a Varazze, gli operatori del settore, presieduti da Andrea Bruzzone dell’hotel Villa Centa, hanno deliberato all’unanimità  l’uscita dall’organismo provinciale.

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Così Bruzzone ha motivato la scelta: “Da oltre un anno siamo critici verso l’operato del direttivo UPA. Avremmo voluto un’opposizione più radicale e decisa contro le recenti leggi regionali sulla riclassificazione alberghiera, ma cosଠnon è stato. Si è cercato di discutere intorno al tavolo di un ristorante, anziché a Genova. La nomina di Carlo Scrivano è la goccia che ha fatto traboccare il vaso”.

Poi, sempre da parte di Bruzzone, l’affondo: “L’Unione Provinciale Albergatori si è trasformata in una fabbrica di poltrone. Si, certo, abbiamo l’ottica degli industriali, ma non quella dei mobilieri. E’ una nomina politica che contrasta qualunque buon senso sindacale. Abbiamo rispetto nella persona di Carlo Scrivano, ma lui non c’entra nulla con l’UPA. E dispiace vedere solo adesso che l’Unione Industriale, di cui facciamo parte da anni, si rende conto troppo tardi che gli hotel sono delle piccole industrie”.

Nessun margine di trattativa per l’Associazione Varazzina Albergatori, che fra l’altro ha disertato la giunta con cui l’UPA ha proceduto alla nomina del direttore. La scelta ricaduta sull’ex assessore provinciale al turismo viene avvertita come il fatto terminale di manovre “troppo politicizzate”. “Riteniamo chiusa la questione – afferma Bruzzone – Lo diciamo per il rispetto che abbiamo nei confronti dei nostri 80 associati, che vogliono il bene del turismo e non sono interessati a questioni meramente politiche”. La defezione dei varazzini comporterà  per l’Unione Provinciale, fra l’altro, la perdita di circa 10 mila euro di quote in entrata ogni anno.

“Adesso vedremo quale sarà  la prospettiva per la nostra associazione: proseguire da sola oppure aderire all’Unione Albergatori di Genova. Certo è che da sempre che gli albergatori di Varazze hanno sempre creduto nello spirito associativo; insieme a bagni marini e commercianti siamo da anni uniti intorno alla promozione della nostra città  e fino a ieri abbiamo agito con coerenza all’interno dell’UPA, dove non abbiamo mai fatto mancare il nostro apporto” conclude Andrea Bruzzone.

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Questo articolo è stato pubblicato il 30 Gen 2009 alle 19:01 ed è archiviato nelle categorie Attualità, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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Da “Il Vostro Giornale” del 30.01.2009 – Albergatori Varazze fuori dall’UPA: sferzata ironica da Galtieri

Varazze. “Non sono ancora a conoscenza di un verbale ufficiale che pone di fatto l’Associazione di Varazze fuori dall’Unione Provinciale Albergatori, ma apprendo dalle dichiarazioni del presidente Bruzzone che nell’interesse sovrano dei suoi associati ha deciso di tutelarli tramite adesione ad altra categoria sindacale”. Il presidente dell’UPA, Angelo Galtieri, commenta a caldo l’allontanamento degli aderenti varazzini, in rotta con il direttivo per la nomina di Carlo Scrivano alla direzione dell’organizzazione provinciale. La chiosa ha un tono duramente sferzante.

“Come non condividere la posizione di Bruzzone – osserva Galtieri – quando sostiene che la nostra associazione fortemente politicizzata non è certamente di tutela per un’associazione oggi in amministrazione con la sinistra e poi, sempre per tutelare gli associati, a destra, il tutto naturalmente attraverso un esponente di riferimento che oggi aggrega le forze sindacali di Varazze sotto l’ombrello istituzionale della famiglia”.

Prosegue Galtieri nell’impostazione ironica del commento: “Come non condividere la definizione di fabbrica di poltrone per l’Unione provinciale che oggi non siede più in consiglio camerale causa l’ambizione del nostro membro a dedicarsi esclusivamente alla sue aziende, poiché oltre quella camerale nessun nostro associato dell’Unione occupa poltrone… Credo che in questo settore siamo più artigiani che altro”.

“E come non condannare la linea morbida verso la politica amministrativa regionale espressa dall’Unione con ‘totale e passiva rassegnazione’ mentre le altre sigle sindacali ruggivano come sicuramente farà nella nuova associazione il presidente Bruzzone – aggiunge il presidente dell’UPA – Sono sicuro che il direttivo di Varazze riporterà verso i suoi scopi istituzionali la linea di lavoro con quella coerenza che sicuramente il tempo galantuomo evidenzierà”. “Queste considerazioni – conclude – sono espressione personale che non ascrivono nessuna responsabilità ai membri di giunta dell’Unione Provinciale Albergatori, che esprimeranno il loro parere ufficiale nel prossimo consiglio provinciale”.

30 Gen 2009 alle 21:13
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Da “La Stampa” del 31.01.2009 – VARAZZE – Terremoto tra gli albergatori savonesi.
Gli 80 iscritti della sezione di Varazze hanno lasciato l’Unione provinciale albergatori. La decisione è scaturita l’altra notte al termine di una lunga riunione. «L’Associazione albergatori Varazze si trova assolutamente dissenziente dalla linea di lavoro intrapresa dall’attuale gestione dell’Upa, che sempre più si allontana dai normali scopi di un sindacato di categoria che svolge il suo compito con coerenza – si legge in una nota -. Per tutela e rispetto dei suoi associati, a seguito di una decisione sorta dal proprio consiglio, l’Associazione (che tramite Federturismo aderisce alla Confindustria, ndr.) di Varazze, si posiziona pertanto al di fuori dell’Upa di Savona».

«La nomina del neo direttore Carlo Scrivano è l’ultimo atto di una linea che non condividiamo. Teniamo a precisare che nessuno discute serietà e competenza di Scrivano, con il quale abbiamo lavorato spesso assieme fino all’estate scorsa, quando era assessore al Turismo in Provincia – spiega il presidente varazzino Andrea Bruzzone -. Ma il settore attraversa da tempo un periodo buio e nessuno ne tiene conto».

Bruzzone, presidente da 10 anni, aggiunge: «Molti colleghi che “resistono” tenendo aperte le attività in questi mesi, hanno già fatto sapere che per la prossima stagione invernale chiuderanno. I telefoni sono muti, le prenotazioni sempre più rare e dalla sede centrale si pensa a distribuire poltrone anziché, ad esempio, affrontare la legge regionale dell’assessore Ruggeri che vincola le strutture. Ora cercheremo di collocarci in un’altra federazione più attinente al nostro mestiere».

Pronta la replica del presidente provinciale Angelo Galtieri. «Forse Bruzzone ed i suoi associati non ricordano che contro la legge Ruggeri è pendente un ricorso al Tar che ha capofila l’Upa di Savona con 150 firmatari, tra cui una trentina di varazzini. Abbiamo assunto la responsabilità politica di contestare la normativa e c’è in ballo anche la riclassificazione alberghiera».

Galtieri non vuol sentir parlare di ingerenze politiche: «Scrivano è uscito dal Pd. Nel nostro direttivo non ci sono soggetti con tessere di partito o incarichi di assessorati, al contrario di quanto accade a Varazze da dove, peraltro, nessuno ci ha comunicato le disdette». Aggiunge Vincenzo Bertino, presidente provinciale Confcommercio, a cui potrebbero aderire gli albergatori varazzini: «Credo sia stata una decisione sofferta. La crisi spesso genera ribellioni. Conosco alcuni esercenti di Varazze come persone serie, preparate che hanno a cuore l’economia savonese, avranno quindi ben valutato le proprie azioni».

Intanto Gabriele Saldo, capogruppo di Forza Italia in Regione, lancia un ultimatum al presidente Claudio Burlando chiedendo un incontro tra giunta e rappresentanti degli albergatori per rivedere insieme la legge Ruggeri.

01 Feb 2009 alle 08:37
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Da “Il Secolo XIX” del 31.01.2009 – Varazze – Albergatori, scisma anti Scrivano, unione Varazze fuori – Gli ottanta associati varazzini non hanno gradito la nomina dell’ex assessore al turismo a direttore dell’ente

Varazze. È frattura completa fra l’Associazione Albergatori di Varazze e l’Unione Provinciale di categoria. Ieri il presidente Andrea Bruzzone ha formalizzato e comunicato agli enti interessati la volontà del consiglio nella riunione di giovedì scorso: il sindacato varazzino di categoria ha preferito scegliere l’uscita dall’Unione Provinciale Albergatori di Savona in seguito al contrasto emerso dopo le ultime decisioni dell’organismo guidato dall’alassino Angelo Galtieri. Una scelta dietro la quale si nasconde la nomina dell’ex assessore Scrivano a direttore dell’associazione.

“L’Associazione Albergatori Varazze – recita la nota ufficiale – si trova assolutamente dissenziente dalla linea di lavoro intrapresa dall’attuale gestione dell’Unione Provinciale Albergatori, che sempre più si allontana dai normali scopi di un sindacato di categoria che svolga il suo compito con coerenza”. Per spiegare la netta presa di posizione, Bruzzone preferisce adottare una linea diplomatica, ma chi gli è vicino sottolinea che a rappresentare la classica goccia che fa traboccare il vaso possa essere stata la nomina di Carlo Scrivano come nuovo direttore generale dell’Unione.

L’ex assessore al turismo della giunta provinciale (guidata da Marco Bertolotto prima del commissariamento) era stato nominato nei giorni scorsi al timone operativo dell’Unione albergatori.

Scrivano, 44 anni, laureato in scienze politiche ed esperto di pubbliche relazioni, è stato tra i promotori della riforma che ha portato alla creazione del sistema turistico locale “Italian Riviera”. Gli albergatori varazzini avrebbero preferito che per un ruolo chiave per il rilancio della categoria venisse scelto un tecnico che ben conosca i problemi concreti e che possa intervenire dall’interno, e non un politico. G. V.

01 Feb 2009 alle 09:17

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