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Varazze, 30.01.2009.
PonentevarazzinoNews
La Sinistra protesta contro
lo sbarramento al 4% alle europee
Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa inviatoci dal Gruppo Consigliare Verdi della Regione Liguria, che tratta delle proteste attuate contro lo sbarramento al 4% per le prossime elezioni europee.
COMUNICATO STAMPA
SBARRAMENTO AL 4% ALLE EUROPEE RIFONDAZIONE, PDCI E VERDI ABBANDONANO IL CONSIGLIO
I Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista (Alessando Benzi, Gian Piero Pastorino, Salvatore Fraccavento), Comunisti Italiani (Alberto Corradi) e Verdi (Angelo Spanò), insieme al Vice Presidente della Provincia Marina Dondero, all’Assessore alla Cultura Giorgio Devoto, l’Assessore al Patrimonio Naturalistico Renata Briano e l’Assessore all’Ambiente Sebastiano Sciortino, hanno abbandonato l’aula durante la seduta odierna di Consiglio, per dare un forte segnale di protesta contro l’accordo PDL-PD di imporre la soglia del 4% di consensi per accedere al Parlamento europeo.
Oggi si consuma un atto antidemocratico senza precedenti: “la scelta consociativa che emerge tra maggioranza di centrodestra e opposizione di centrosinistra è quella della modifica delle regole di gioco per elezioni in corsa, a quattro mesi dallo svolgimento delle elezioni medesimi, un atto mai visto, del tutto anti-democratico e decisamente dal sapore golpista.
“Introdurre la soglia di sbarramento, per di più al 4%, per le Europee non ha alcun senso logico e nessun rapporto con la governabilità , che con il Parlamento europeo non c’entra nulla.” dichiara il Capogruppo del PRC-S.E. Alessandro Benzi “L’unica motivazione ““ prosegue Benzi ““ “è impedire alla sinistra di entrarci.”
“Non è una questione di sopravvivenza dei piccoli,” aggiunge il Capogruppo dei Comunisti Italiani Alberto Corradi “ma se venisse approvata questa legge, colpirebbe al cuore il principio democratico della rappresentanza.”
Conclude Angelo Spanò, Capogruppo dei Verdi “Ancora una volta si sta perpetrando la tendenza, come nelle ultime elezioni politiche, di escludere la Sinistra che ormai è l’unica opposizione rimasta.”
Il Consiglio Provinciale è stato sospeso alle ore 10.00 e poi ripreso alle ore 11.00, senza i Consiglieri e gli Assessori del PRC, VERDI e PDCI, mentre il Presidente del Consiglio Barisione ed il Presidente della Provincia Repetto hanno espresso solidarietà e condivisione della protesta messa in atto dai partiti della Sinistra.
La stessa azione di protesta si è svolta ieri giovedଠ29 gennaio in consiglio regionale.
Stralcio comunicato ufficio stampa regione: “Sospesa la seduta su richiesta della sinistra radicale che contesta sbarramento 4%.
Prima dell’inizio della discussione dei provvedimenti Marco Nesci, capogruppo di Rifondazione comunista, parlando anche a nome degli altri gruppi della sinistra radicale: Verdi, Comunisti Italiani, Unione a Sinistra, ha chiesto la sospensione della seduta consiliare per contestare il disegno di legge nazionale che prevede per le europee una soglia di sbarramento al 4%.
Norma che potrebbe anche essere introdotta in Regione con la nuova legge elettorale. «Oggi – ha affermato Nesci – verrà sferrato un grave attacco alla democrazia. La Camera dei deputati si accinge ad approvare una riforma elettorale che prevede come unico vero obiettivo la creazione di una soglia di sbarramento del quattro per cento.
Noi riteniamo questa una norma liberticida, che privilegia interessi di bottega e di bassa cucina elettorale ai danni della rappresentanza politica dei cittadini. Infatti in sede europea possono essere formati soltanto sette gruppi e non si crea alcun esecutivo. Si tratta di un atto antidemocratico voluto in prima persona da Walter Veltroni, capo del Pd, per contenere il calo elettorale previsto per il suo partito. Si tratta di una vera e propria legge ad personam». I consiglieri della sinistra radicale, compreso l’assessore all’ambiente Franco Zunino, hanno esposto dei cartelli con la scritta “Sbarramento in corso”.
Preso atto della situazione, il presidente del Consiglio, Giacomo Ronzitti, con autonoma decisione, ha quindi sospeso la seduta consiliare sino alle ore 10,30.”
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Da “La Stampa” del 30.01.2009- La legge elettorale fa saltare il Consiglio
Lo sbarramento al 4% concordato da Pd e Pdl ha fatto saltare il Consiglio comunale di Savona come già era accaduto con il Consiglio regionale in mattinata.
I partiti minori del centrosinistra che fanno parte della coalizione del sindaco Berruti hanno infatti deciso di lasciare l’aula per protesta dopo aver letto un proclama affidato al capogruppo di Rifondazione Milvia Pastorino. Oltre a Prc, sono usciti i socialisti, il Comunista italiano Federico Larosa e Roberto De Cia.
Il sindaco per non esasperare le tensioni, ha deciso di rinviare la seduta e così i consiglieri del Pd uno dopo l’altro hanno lasciato l’aula in fila indiana, lasciando l’opposizione a protestare per l’inutile spreco di gettoni di presenza. «Oggi non parteciperemo ai lavori di questo Consiglio per segnalare a voi tutti, con una forma di protesta democratica, la nostra decisa opposizione al tentativo in atto a livello nazionale di modificare la legge per l’elezione dei rappresentanti italiani al Parlamento europeo – ha detto Milvia Pastorino di Prc -. L’intento di questa modifica è chiaro a tutti: si vuole porre un limite per impedire ai soggetti politici della sinistra di poter accedere al Parlamento europeo. L’intesa tra Pd, Pdl e Italia dei Valori è una novità che nasce esclusivamente per questo scopo». Il vicesindaco Paolo Caviglia in mattinata aveva parlato di «azione antidemocratica e liberticida da osteggiare a ogni livello».
Il sindaco Berruti ha cercato di limitare i danni: «La nostra coalizione è forte e coesa e non risentirà dei contraccolpi della politica nazionale. Tuttavia prendiamo atto di questa legittima protesta e siccome le pratiche potranno essere rinviate senza danni, aggiorniamo i lavori del Consiglio». In precedenza il sindaco aveva convocato una giunta straordinaria per decidere la linea sulla proposta che lo ha colto un po’ alla sprovvista. Scontata ma veemente la protesta degli oppositori di centrodestra. «Incredibile che per questioni tutte interne alla coalizione di centrosinistra debbano saltare i lavori del Consiglio comunale di Savona – ha detto il capogruppo di Forza Italia Federico Delfino -. Come se non bastasse, questo scherzetto comporterà uno spreco di soldi dei contribuenti per gettoni di presenza, spese per il personale, convocazioni e impianto audio».
Secondo il vicepresidente del Consiglio Pietro Santi, «un episodio che fotografa la situazione di una coalizione che sta implodendo». Il segretario del Pd Giovanni Lunardon ha cercato di gettare acqua sul fuoco: «Uno sbarramento per la governabilità è giusto ma il 4% è eccessivo. In sede di dibattito parlamentare il Pd proporrà di attenuare la soglia al 3%».
Commento by Comitato Ponente Varazzino — 31 Gennaio 2009 @ 08:56