Varazze – Continua l’iter burocratico per il recupero del retroporto varazzino

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Varazze, 26.01.2009.

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Continua l’iter burocratico
per il recupero del
retroporto varazzino

Ritorniamo nuovamente sull’argomento del chiacchierato recupero urbano della degradata area industriale del retroporto, per rispondere alle numerose richieste e suggerimenti che ci pervengono da varazzini, savonesi e tanti turisti che qui trascorrono periodi di riposo e le loro ferie.

Anzitutto confermiamo e tranquillizziamo tutti, siamo al corrente e seguiamo con discrezione quanto viene fatto per ottemperare alle prescrizioni e richieste dei competenti uffici regionali; ad ogni modo continuate pure di farci pervenire le vostre utili segnalazioni e ogni suggerimento, sapremo apprezzarli e valutarli con serena obiettività .

varazze-cantieri_baglietto-210108La convocazione della Commissione Servizi Deliberante segnalataci, che si terrà  presso il palazzo Comunale di Varazze a fine gennaio, serve per dare approvazione al nuovo progetto presentato dai Cantieri Baglietto, sub distretto T1E e parte integrante del Distretto T1: riqualificazione del ponente varazzino. I responsabili regionali vogliono giustamente avere un quadro generale dell’intero Distretto T1, prima di dare il loro benestare alla richiesta di recupero parziale, riguardante i soli sub distretti T1A-1 (campo sportivo) e T1C (capannoni industriali degradati fronte strada Aurelia).

Concordiamo con chi è preoccupato per una possibile approvazione che non tenga conto delle nostre richieste, in particolare per quanto riguarda la soluzione della viabilità  che porta al piazzale della stazione, alla retrostante zona residenziale e frazioni. Inserire una nuova strada in un progetto già  esistente, orientato a favorire al massimo l’edificabilità  della superfice disponibile, non è cosa semplice e lo comprendiamo benissimo; quello che non riusciamo a spigarci è invece il perché la nuova indispensabile viabilità  non è stata inserita da subito nel progetto iniziale, concordandola con i privati proprietari delle aree interessate.

Un noto consigliere comunale di Varazze ha recentemente scritto che il recupero del nostro “waterfront”, pur essendo da fare, non è la cosa più importante e neanche la più urgente da realizzare. Concordiamo solo in parte con le sue affermazioni: l’intervento è senza dubbio da fare e al più presto, ma non a tutti i costi e “senza se e senza ma”, come si ostinano a volere alcuni nostri personaggi politici e, tra questi, chi da tempo si è prodigato nel cercare di tessere una complicata e complessa tela di consensi intorno a quello che noi riteniamo un meritorio progetto, che contiene però alcune lacune da colmare ed errori da eliminare.

A chi ci ha chiesto come andrà  a finire, rispondiamo che è ancora prematura ogni ipotesi. Dobbiamo aspettare l’esito della Conferenza Servizi Deliberante, che si terrà  in Regione Liguria molto presto (la scadenza elettorale mette le ali), e la risposta alle interrogazioni presentate, al Presidente del Consiglio della Regione, dai Consiglieri di Centro Dr. Marcenaro e Abbundo, e da quello di Forza Italia Prof. Oliva, che hanno posto quesiti mirati sulla procedura seguita, dal Comune di Varazze, nell’iter burocratico di approvazione di varianti e modifiche al PUC, e poter così avere elementi sufficienti per trarre conclusioni e decidere come comportarci.

Questo articolo è stato pubblicato il 26 Gen 2009 alle 10:12 ed è archiviato nelle categorie - Recupero del Retroporto, A)-TEMI IN DISCUSSIONE, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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