Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni“
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Varazze, 02.12.2008.
PonentevarazzinoNews
A inizio 2009 dovrebbero partire
i lavori di recupero del
retroporto varazzino
L’approvazione delle modifiche al PUC del Consiglio Comunale di sabato 29 novembre e le notizie apparse sui quotidiani di domenica 30, hanno scatenato la reazione di parecchi nostri sostenitori e la curiosità di molti concittadini che seguono il nostro impegno a difesa di basilari e ineludibili diritti dei cittadini tutti, senza esclusioni alcuna, come garantito dai Principi Fondamentali inseriti nella Costituzione della Repubblica Italiana.Avevamo preannunciato ed avvisato con nostri precedenti post, segnalate nel sommario presente in ogni news, che l’approvazione delle modifiche inserite nell’ordine del giorno del C.C. di sabato era un atto dovuto per consentire il proseguo dell’iter burocratico che, per comprensibili motivi elettorali, è stato accelerato.
Sprint che contribuisce ad aumentare ulteriormente presenti preoccupazioni, per il semplice fatto che una riqualificazione di cosଠampia portata, che oggi sembra abbiano scoperto e finalmente capito tanti increduli varazzini, deve essere analizzata e valutata con calma e serenità operativa, senza “il caldo fiato sul collo” di chi è pressato da inderogabili impegni e scadenze elettorali.
Siamo invece più tranquilli per quanto riguarda gli evidenziati possibili problemi idraulici che potrebbe causare la “lunga colata di cemento” di 220 metri, che si snoderà per due piani interrati e cinque e sei, alternati, dal piano stradale, della cosଠdetta “stecca di palazzine” posta tra le due Aurelie, con il grattacielo finale di ponente; i Tecnici della Regione Liguria hanno precise responsabilità in questo senso, non avalleranno il progetto presentato dalla Giunta varazzina se non saranno garantite reali soluzioni, che chiunque interessato potrà volendo verificare e, all’occorrenza opportunamente contestare.
Quello che più rende vigili sono i tanti metri cubi di residenziale, commerciale, artigianale, parcheggi pubblici e privati che determineranno una eccessiva concentrazione del carico insediativo in una zona già fortemente penalizzata. Segnalazioni fatte e recepite dai Tecnici, Funzionari e Politici regionali contattati, inserite negli allegati al verbale della Conferenza Servizi Referenti del 5 novembre 2008.
Sono troppe le cose che non sono state obiettivamente analizzate e serenamente valutate, da chi doveva responsabilmente farlo prima di presentare il progetto, come fin troppo evidente traspare dalla documentazione prima citata, per non avere il forte sospetto che “cosà¬ è “¦ e cosଠdeve essere.”
Evitiamo di ripeterci segnalando l’elenco delle dimenticanze; ricordiamo per tutte quella più eclatante, per un intervento di tale portata: il mancato studio della viabilità di tutta la zona interessata, che per i distratti, per chi pensa solo in grande o vola troppo in alto, perdendo di vista importanti particolari, quelli che fanno poi la differenza, si tratta dell’ingresso cittadino di ponente: dove si congiungono le due principali arterie di scorrimento veloce, dove è ubicata in posizione sopraelevata la stazione ferroviaria, il cimitero monumentale, l’ingresso portuale, i Cantieri Baglietto, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, l’AVIS, la CRI, il campo sportivo comunale, un supermercato e il collegamento viario con le due frazioni della retrostante collina.
Fatichiamo a capire certe prese di posizione; confidiamo ad ogni modo su un possibile ravvedimento dell’ultima ora e sulla coerenza ed obiettività dei competenti uffici regionali, che continueremo a seguire nello svolgimento del loro delicato lavoro.
Il direttivo.
Da “Il Secolo XIX“ del 30/11/2008 ““ Varazze – Retroporto: Cantieri Baglietto tramonta l’ipotesi ““ albergo.
“Approvate, dopo accese polemiche e accuse, le modifiche allo strumento urbanistico relativo al comparto T1 del progetto – retroporto.
I cantieri Baglietto, in particolare, non costruiranno più l’albergo “di qualità ” come era inizialmente previsto, ma ristruttureranno i loro capannoni, che resteranno a vocazione industriale e, in parte, adibiti al Museo del mare e della costruzione navale. Ieri, il consiglio comunale si è espresso cosà¬, e l’amministrazione – Ghigliazza ha fatto un ulteriore passo in avanti verso l’attuazione del progetto di recupero urbanistico del ponente, che potrebbe iniziare di fatto nelle prime settimane del 2009.
L’opposizione di centro e centro destra, però, nutre “grande preoccupazione” sull’intervento nelle aree retrostanti (ex Varauto e Conceria Rocca in particolare). “Siamo molto allarmati per le valutazioni fatte dai tecnici super partes della Regione in sede di Conferenza dei servizi – scrivono Andrea Valle e Guido Carattino, del Pdl–, dai verbali si evincono ben altre che “semplici obiezioni”, come dicono gli amministratori. L’enorme diga sotterranea a difesa dei due piani di box sottinterrati, lunga 220 metri, a poca distanza dal mare, farà correre il rischio di allagamenti nella zona. Non lo diciamo noi, ma i tecnici di via Fieschi.”
“Dai documenti ricevuti – aggiunge il consigliere Gianantonio Cerruti, di “Libera Varazze” – si evince quello che l’amministrazione comunale non ha mai detto ai varazzini in questi anni, ovvero che nella sola area del comparto T1C (Varauto e Rocca) sono ben 80mila i metri cubi di cemento, e non solo 37 mila come ha invece sempre sostenuto”. A. R.”
Il direttivo.