Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni“
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PonentevarazzinoNews
lunedଠ24 novembre alle ore 21
a Valleggia per dire no al raddoppio
della centrale di Vado Ligure
Sulla decisione romana di dare parere favorevole al raddoppio della centrale a carbone di Vado Ligure si sono levate forti e chiare le reazioni di chi crede ancora nel valore delle parole, come pure quelle di chi non ha mai dato molto valore agli impegni presi e alle promesse fatte. E’ per questo motivo che è indispensabile aderire all’invito degli amici dell’Associazione di volontariato “Uniti Per La Salute“, partecipando alla riunione indetta a Valleggia per lunedଠ24 alle ore 21. Occorre definire chiaramente una linea di azione comune, tale da poter anticipare colpi di mano, come potrebbe essere la dichiarazione di “utilità nazionale”.
La questione dovrà essere trattata con la massima attenzione in quanto cade in un periodo politico molto delicato; la responsabilità è sempre della parte avversa e i trabocchetti si sprecano, come se non fosse chiaro e noto agli addetti ai lavori, ed a quanti seguono la vicenda da semplici spettatori interessati, quanto è stato fatto fino a ieri, e da chi, per favorire o meno il raddoppio che, escludendo colpi di mano, deve essere sempre e comunque approvato definitivamente dalla Regione Liguria.
Invitiamo tutti a leggere i comunicati del Dottor Paolo Franceschi – Referente Isde Savona ““ pubblicati su: http://unitiperlasalute.blogspot.com, che molto bene chiariscono la situazione, l’allegato comunicato stampa di Greenpeace, Italia nostra, Legambiente e Wwf, non trascurando di leggere quanto vanno dichiarando i politici tutti, nessuno escluso.
Dall’Associazione “Uniti Per La Salute“ – Carissimi amici,
Siamo tutti consapevoli degli attuali problemi relativi alla centrale termoelettrica di Vado Ligure (chi volesse approfondire può andare sul nostro sito http://unitiperlasalute.blogspot.com e vedere anche la relazione del dott. Franceschi). Anche le amministrazioni locali come i comuni di Savona e Quiliano hanno ufficialmente dichiarato, tra l’altro: <la convenienza economica del carbone rispetto agli altri combustibili è in realtà un minor costo per l’azienda che ne usufruisce, ma comporta elevati costi sociali, economici e sanitari per la comunità >
<La situazione ambientale attuale nella sottozona 2b (Savona – Vado Ligure – Quiliano), si trova già a livelli di guardia senza considerare l’avvio dei gruppi a metano>
Ora in presenza di questa situazione cosଠpreoccupante è giunta da Roma la notizia dell’improvvisa approvazione della procedura di VIA per il potenziamento a carbone (di ben 460 MWe!) nonostante il parere negativo della Regione Liguria e dei Comuni interessati.
Per tutelare la nostra salute sentiamo più che mai indispensabile l’esigenza di fare un compatto fronte comune tra associazioni, gruppi, e sodalizi del territorio che si vogliono opporre a questo progetto.
E’ necessario fare presto! Già molti gruppi si sono espressi su questa linea per concentrare tutte le forze disponibili, anche di provenienza e di ispirazione diverse, ma determinate a far sଠche questo progetto non passi.
Vi invitiamo pertanto caldamente a partecipare ad un incontro aperto che si terrà
lunedଠ24 novembre alle ore 21
presso la Società Aurora di Valleggia (piazza della Chiesa 6)
E’ importante che siano rappresentate molte associazioni, anche solo per ascoltare o per fare proposte con la massima libertà .
L’intenzione non è quella di creare una nuova struttura, ma molto più semplicemente di verificare la fattibilità di una o due azioni da stabilire insieme in modo che esprimano una forte comunanza di intenti sui punti essenziali.
Il problema è grandissimo, solo se riusciremo in questo intento potremo fare insieme qualcosa di positivo per un valore essenziale come la salute nostra e dei nostri figli.
Grazie per la collaborazione.
_^_^_^_
COMUNICATO STAMPA
NO all’ampliamento di Vado Ligure da Greenpeace, Italia nostra, Legambiente e Wwf
La decisione della Commissione Nazionale per la Valutazione di Impatto Ambientale che, a larga maggioranza, ha approvato l’ampliamento a carbone della centrale termoelettrico della Tirreno Power a Vado Ligure è un atto gravissimo che non tiene conto del grave impatto sanitario ed ambientale che tale decisione contribuirà ad accentuare rispetto alla condizione attuale, che aumenta in maniera significativa le emissioni climalternati, in barba sia al protocollo di Kyoto che al piano europeo di riduzione delle emissioni, e che calpesta la volontà delle popolazioni e delle amministrazioni locali e umilia la stessa Regione Liguria.
Greenpeace, Italia Nostra, Legambiente e WWf si sono da sempre dichiarate contrarie all’aumento della produzione energetica con combustibili fossili, non solo per le ragioni sopra ricordate, ma anche e soprattutto perché viviamo in una regione dove esistono tre grandi impianti energetici che da soli producono una quantità di energia superiore di ben 3 volte le necessità della Liguria.
Allo stesso tempo lo sviluppo delle energie rinnovabili e della politiche di efficienza e risparmio energetico, pur avendo fatto passi avanti in questi anni, sono ben al di sotto della soglia del 20% sul totale di produzione energetica che l’unione europea indica come obbiettivo da raggiungere entro il 2020, questo sia a livello nazionale che come Regione Liguria.
Bisogna quindi contrastare decisioni come questa, che vanno nel segno opposto, cosଠcome occorre contrastare il centralismo strisciante che sottendente alla decisione per la centrale di Vado Ligure (la prima di una serie simile e che non fa ben sperare per altri progetti che giacciono in commissione Via nazionale).
Per questo abbiamo apprezzato le parole del Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando che hanno messo in luce come il parere e la volontà della Regione ( che si era espressa contro la realizzazione del terzo gruppo a carbone) siano stati non solo non considerati, ma umiliati anche nel metodo con cui sono state prese le decisioni.
Per questo lo invitiamo ad essere conseguente con queste dichiarazioni e chiediamo alla Regione di opporsi con forza alla decisione presa in sede di Via nazionale e di impugnare l’atto nelle sedi politiche, nazionali ed europee, ma soprattutto in quelle giudiziarie ed amministrative.
Giuseppe Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace Italia
Giovanni Gabriele, presidente regionale Italia Nostra
Stefano Sarti, presidente regionale Legambiente
Marco Piombo, presidente regionale Wwf
Il direttivo.
Da “Uniti Per La Salute” – 19.11.2008 – Ampliamento centrale Vado, riceviamo da Uniti per la salute
Via libera all’ampliamento della centrale termoelettrica: a carbone!!!!! Nel 2008 !!!
Abbiamo capito bene nel 2008 e non nell’Ottocento!!!
Non eravamo dunque cassandre di fronte a coloro che seraficamente ci tranquillizzavano.
Appena trapelata la notizia del via libera abbiamo letto le dichiarazioni amareggiate ed i lai ( ce lo aspettavamo) di molti amministratori e di molti politici.
E ci permettiamo di dire che ne abbiamo le scatole piene di personaggi che si stracciano le vesti, che ci ammanniscono il solito trito politichese, i soliti riti che sanno tanto di Sinedrio.
Basta! Basta! Basta! Fate qualcosa di concreto perbacco! Altrimenti i lai e gli strepiti sembreranno canovacci già visti, un debole paravento dietro cui nascondersi, magari facendo l’occhiolino dalle fessure.
Basta! Basta! Basta! Invece di abbandonarvi a erudite lamentele (comunque i giornali ne parlano ed il faccione serve specie in prossimità delle elezioni!) fate qualcosa di concreto, porcaccia miseria!.
Noi formuliamo nuovamente con fermezza, ai signori presidenti di regione e provincia, ai signori amministratori locali, solo alcune semplici domande:
1) perché non hanno preteso in modo fermissimo che la proprietà della centrale ottemperasse alle precise disposizioni previste per la messa in servizio del ciclo combinato, tra le quali ci pare dovesse esserci anche la demolizione di una ciminiera?
2) perché, nonostante la mancanza di dette ottemperanze, riconosciute dalla stessa Regione Liguria, alcune Amministrazioni locali hanno accettato sponsorizzazioni dalla proprietà della centrale?
3) perché, nonostante le sollecitazioni venute da più parti (compreso l’Ordine dei Medici) non sono state misurate le polveri PM.2,5 come previsto dal D.M. 60 del 2002 ?
4) perché si è tollerato o comunque non si sono presi provvedimenti a fronte di centraline di rilevamento guaste da oltre 10 mesi?
5) perché non si sono date spiegazioni ai cittadini di fronte alla eliminazione, in sede di cosiddetta validazione, di dati di inquinanti rilevati sopra la norma, creando dei buchi nella continuità dei rilievi?
Sono solo alcune delle domande che vorremmo fare, ma temiamo di non avere risposta nemmeno questa volta e allora Basta! Basta! Basta stracciarsi le vesti! Ai nostri amministratori, ai nostri politici diciamo: vogliamo finalmente vedere atti concreti coerenti e allora noi saremo al vostro fianco. In caso contrario, vi chiediamo sommessamente, piantatela con questo strepitio inconcludente che tanto ci ricorda lacrime di coccodrillo (o caimano se preferite)!.
Crediamo che i cittadini in cabina elettorale, comunque sapranno discernere chi si lamenta da chi fa concretamente, sapranno riconoscere dai fatti gli amici del giaguaro (o dei caimani se preferite).
Uniti Per La Salute
Commento by Comitato Ponente Varazzino — 19 Novembre 2008 @ 19:02