Incontro su inquinamento e salute a Valleggia

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e Dintorni
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Varazze, 16.06.2008.

doctors-for-the-environment.jpgPonentevarazzinoNews

Incontro su inquinamento e salute
a Valleggia

Dopo la riunione sulla situazione della gestione dei rifiuti tenutasi il 5 giugno a San Nazario con i responsabili degli Assessorati all’Ambiente di Regione, Provincia, Comune ed esponenti di rilievo dei Verdi Liguri e Rete Nazionale Rifiuti Zero, una delegazione di Ponente Varazzino ha partecipato all’incontro di Valleggia del 13 giugno, voluto e organizzato dalla locale Associazione di volontariato “Uniti Per La Salute“ dal tema sempre più attuale:

Non Bruciamoci Il Futuro“
Usiamo la testa

Sviluppo, Salute, Posti di Lavoro: Una Convivenza Possibile

Sono intervenuti eminenti medici, interessati e studiosi dei particolari fenomeni legati all’inquinamento dell’ambiente in cui viviamo, che si rapportano e confrontano con colleghi e Associazioni operanti in Italia e nel mondo.

I temi trattati:
– Gli inquinanti della combustione del carbone;
– Caratteristiche delle polveri emesse;
– Emissioni dalla combustione dei rifiuti;
– Termovalorizzatori;
– Effetti sulla salute.

Alla serata dedicata all’informazione medico e scientifica hanno partecipato molte persone attente ed interessate a tutti i gli argomenti trattati, tra queste anche l’Ing. Rosalba Faraci, che come fatto in occasione dell’incontro presso la nostra sede a San Nazario del 5 giugno, ci ha inviato la sua relazione su quanto discusso a Valleggia. Ringraziamo l’Ingegnere e pubblichiamo il lavoro inviatoci.

Relazione sulla Conferenza sull’inquinamento nell’area di Vado Ligure
“NON BRUCIAMOCI IL FUTURO”
Organizzata dal movimento “˜Uniti per la Salute’

Ing. Rosalba Faraci

(ndr: Sono spiegati gli effetti terribili sulla salute, c’è chi guadagna fior di milioni sulla salute della gente, appoggiato da politici, che non applicano le leggi per misurare le emissioni, e giornalisti, che vogliono farci abituare all’idea che il cancro è una malattia cronica, tacendo i continui aumenti di casi di cancro, leucemie etc… L’associazione “Uniti per la Salute” ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica perché non vengono rilevati i dati dell’inquinamento da polveri sottili. E’ stato inoltre denunciato nel corso del dibattito il fatto che la Tirreno Power (di proprietà  di un noto imprenditore ed importante editore di quotidiani e periodici) emette 500 tonnellate all’anno di polveri sottili NON DICHIARATE, ed ora c’è pure il segreto di Stato esteso al settore! )

Intervento della D.ssa Patrizia Gentilini – Oncoematologa

La combustione dei rifiuti rilascia nell’aria una serie di sostanze nocive, quali i clorofluorocarburi, PCB policloro bifenili, pesticidi, tributilstagno, tolidomide, amianto, amine aromatiche. Anni fà  già  l’esperto Dott. Lorenzo Tomatis diceva che i nostri figli non ci perdoneranno come abbiamo reso la terra.

Lettera della D.ssa Gentilini: Non è questa la strada.

our-children-inherit-the-toxic.jpgNell’articolo ‘A present for life-Hazardous chemicals in umbilical cord blood‘ si parla del ritrovamento di sostanze pericolose nel cordone ombelicale, ciò vuol dire che queste, una volta ingerite dalla madre, finiscono al feto. Sono state riscontrate modifiche a livello di genoma, ad opera degli ormoni, causate da metalli pesanti, diossina, pesticidi. Queste portano a cancro, diabete, obesità , allergie, malattie autoimmuni, disordini neurodegenerativi. Si è visto che c’è una correlazione tra l’esposizione a diossine e pesticidi con lo sviluppo di linfomi. I bambini sono gli esseri più a rischio.

Dal sito dell’EPA Children’s Environmental Health Centers (CEHCs)

“For many reasons, children are likely to be more vulnerable than adults to the effects of environmental contaminants. To better understand the effects of these exposures on children’s health, the Centers for Children’s Environmental Health and Disease Prevention Research (“Children’s Centers”) were established to explore ways to reduce children’s health risks from environmental factors.”
(Per molte ragioni, i bambini potrebbero essere più vulnerabili degli adulti agli effetti dei contaminanti ambientali. Per meglio comprendere gli effetti di queste esposizioni sulla salute dei bambini, i Centri per la salute ambientale dei bambini e la prevenzione delle malattie di ricerca “Centri per bambini”, sono stati stabiliti per esplorare modi per ridurre la salute dei bambini rischi derivanti da fattori ambientali.)

Addirittura l’esposizione a sostanze pericolose crea loro dei danni anche allo stadio embrionale fetale. Esiste probabilmente una relazione tra l’esposizione a certe sostanze in età  fetale e lo sviluppo di talune malattie in età  adulta. In un grafico dove si rapporta il periodo e l’età  dei bambini, si vede che ogni 10 anni c’è stato un generale aumento dello sviluppo di malettie cancerose, sia in tenerissima età , da 0 ai 4 anni, dove è alta la percentuale di leucemie linfoplastiche, sia dopo i 14 anni.

grafico-indicativo.gifSe si rapporta invece la percentuale di carciromi e il tempo, si vede che è vero che la mortalità  è in diminuzione, ma è anche vero che sono in forte aumento i casi di queste malattie.

N.B. questi grafici sono indicativi.

Il sistema nervoso centrale è fra i tessuti più fragili, essendo ricco di tessuto adiposo, esso assorbe molto le sostanze nocive a cui è esposto.
La Harvard schoool of puclic Health (web http://www.hsph.harvard.edu/ ) ha pubblicato un articolo:
‘A Silent Pandemic Industrial Chemicals Are Impairing the Brain Development of Children Worldwide’

L’esposizione di bambini e feti a sostanze chimiche presenti nell’ambiente può danneggiare lo sviluppo cerebrale e portare a disordini dello sviluppo neurovegetativo, autismo, disturbi dell’attenzione, ritardi mentali. I limiti di inquinamento ammessi dalla legge sono calcolati su uomini adulti, non su bambini.

Ogni anno vengono spesi in Italia 28 miliardi di Euro per cure mediche per danni legati all’inquinamento. La combustione di gas, petrolio, carbone provoca l’emissione nell’aria di inquinanti: CO2, NOX, SO2, CO, metalli (PM 10, PM 2,5, PM 1, e PM 0,1), IPA, diossine.

In una centrale termoelettrica si brucia il carbone per riscaldare acqua che vaporizza, facendo girare turbine che producono energia elettrica. E’ un processo lineare, sarebbe a dire che non torna al punto di partenza, ed è perciò distruttivo. In natura, infatti, esistono solo processi ciclici, che ritornano in qualche modo allo stadio iniziale.

Bisognerebbe pensare che nulla è un rifiuto.

Dai rifiuti organici, produrre compost per concimare il terreno, riciclare plastica, vetro, carta e lattine. La pianura padana è in via di desertificazione: la percentuale di humus (terreno fertile) è scesa dal 4,5 5 all’1,5 %.

L’inceneritore di Brescia che nel 2001 bruciò 265.000 tonnellate, nel 2007 ne ha bruciate 800.000, producendo 58.000 tonnellate di scorie, 3.000 di ceneri e 13.000 di polveri sottili. Si stima che la raccolta dei rifiuti porta a porta diminuirebbe del 20% i rifiuti, aumenterebbe dell’80% il materiale della raccolta differenziata, abbattendo i costi della tassa sulla spazzatura.
Il riutilizzo della plastica col sistema del centro Vedelago (agglomerazione per estrusione) produce un materiale del valore di 100 – 120 euro a tonnellata, molto appetibile per i costruttori.

Energy-Environment-Economy for Europe (E3ME) è un software di previsione delle complesse interazioni tra questi tre settori e dell’impatto regionale e settoriale delle politiche energetiche sostenibili. Comparare il costo di un kWh prodotto da una fonte rinnovabile con quello di una centrale termica a combustibile, ha senso soltanto se si includono, ad esempio, i costi “esterni” dell’inquinamento atmosferico.

http://ec.europa.eu/research/leaflets/energy/it/01.html
http://www.camecon.com/suite_economic_models/e3me.htm

In USA si tende a non costruire più inceneritori, che sono industrie insalubri di classe prima, le più pericolose, e perciò non possono risiedere accanto alle coltivazioni agricole.

Il CIP6 è un provvedimento del Comitato Interministeriale Prezzi, ed adottato il 29 aprile 1992 a seguito della legge n. 9 del 1991, con cui sono stabiliti prezzi incentivati per l’energia elettrica prodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili ed “assimilate” (quest’ultima voce fu aggiunta alla previsione originaria in sede di approvazione del provvedimento). In conseguenza di esso chi produce energia elettrica da fonti rinnovabili o assimilate ha diritto a rivenderla ad un prezzo superiore a quello di mercato. I costi di tale incentivo vengono finanziati mediante un sovrapprezzo del 6% del costo dell’energia elettrica, che viene addebitato direttamente ai consumatori finali nel conteggio di tutte le bollette.

schema-di-funzionamento-di-un-termovalorizzatore.GIFIn Italia, le aziende esercenti gli inceneritori di rifiuti rivendono l’energia elettrica prodotta a prezzo maggiorato in base alla applicazione del CIP6, considerando il processo di produzione come derivato da fonti rinnovabili. àˆ da notare che l’Italia è l’unico paese nel quale viene ritenuta come assimilata alle fonti rinnovabili la produzione di energia elettrica tramite procedimenti quale ad esempio il carbone o la combustione dei rifiuti urbani negli inceneritori (c.d. termovalorizzazione).

Ciò costituisce una violazione delle direttive europee in materia, secondo le quali dovrebbe essere considerata assimilata a quella rinnovabile esclusivamente l’energia prodotta dalla parte organica dei rifiuti (ovvero gli scarti vegetali). Infatti la Comunità  Europea nel 2003 ha redarguito l’Italia per tale comportamento. (http://it.wikipedia.org/wiki/CIP6)

I SISTEMI CLASSIFICATORI IARC E UE

Agenzia Internazionale di Ricerca sul cancro ( IARC )

La IARC ha sede in Lione e, avvalendosi di gruppi di esperti, ha iniziato dal 1969 un programma finalizzato alla valutazione del rischio cancerogeno per l’uomo derivante da sostanze chimiche, miscele e circostanze di esposizioni, ampliato recentemente per radiazioni e virus. Ad esempio:i composti inorganici del piombo causano a tumori dello stomaco, del rene , cerebrali.

http://normativo.inail.it/bdninternet/docs/Decreto14gennaio2008.htm

Le particelle di cloro fluoro carburi sono le più pericolose qualitativamente, perchè continuano a innescare modifiche su tutte le particelle che incontrano, al contrario di altri reagenti chimici, che una volta sortito il loro effetto, divengono pressoché inerti.

Per avere un’idea della pericolosità  delle particelle ultra sottili, basta pensare che sono poco più grandi delle molecole (0,01 micron) e dell’ordine di grandezza di un virus (0,1 micron), mentre i batteri sono circa 1 µ, gli acidi organici RBC 5, altri inquinanti 10, uno spillo 50 ed un capello 100. Per questo motivo le particelle più fini sono e più in profondità  arrivano all’inerno dei nostri polmoni, entrando subito in circolo.

La nocività  delle polveri sottili dipende dalle loro dimensioni e dalla loro capacità  di raggiungere le diverse parti dell’apparato respiratorio:

“¢ oltre i 7 µm: cavità  orale e nasale
“¢ fino a 7 µm: laringe
“¢ fino a 4,7 µm: trachea
“¢ fino a 3,3 µm: bronchi secondari
“¢ fino a 2,1 µm: bronchi terminali
“¢ fino a 1,1 µm: alveoli polmonari

Con un’esposizione di alcune ore, possono condurre subito ad un’emorragia cerebrale.
Le microparticelle giungono direttamente al cervello attraverso l’olfatto, depositandosi nei lobi frontali, e provocando malattie degenerative come l’Alzheimer. Si calcola che mentre nel 2006 ci son stati 26 milioni di casi, nel 2050 si arriverà  a 106 milioni.

Una categoria molto sensibile all’inquinamento sono le donne: un aumento di 10 µg per mcubo di PM25 ha causato un incremento del tasso di mortalità  del 76%. Si calcola che le sole particelle PM 2,5 (con diametro inferiore a 2,5 µ) causano 380.000 morti premature all’anno.

Un’altra categoria sono i bambini. Sono state rinvenute tracce di carbone all’interno dei polmoni di bambini che vivono vicino ad industrie a carbone.

La 2,3,7,8-tetraclorodibenzo-p-diossina, spesso indicata con l’abbreviazione TCDD o come Diossina Seveso, è la più nota e pericolosa delle diossine. Essa oltre al cancro, provoca endometriosi ed infertilità .

Parliamo di limiti consentiti dalla legge per le percentuali di emissioni.
Queste non son state ridotte abbastanza, perché si è passati da 4000 per le diossine a 0,1 tossicità  equivalente alla diossina. In Emilia Romagna esiste un progetto dell’ARPA che si chiama Moniter, che studia gli effetti degli inceneritori sull’ambiente e sulla salute umana.

La mortalità  delle donne esposte per almeno 5 anni consecutivi all’inquinamento è aumentata, per un incremento di tutti i tipi di tumori.

Ogni anno intorno agli inceneritori si nota un aumento di mortalità  di donne dell’1%, indifferentemente dall’età . I giornali tendono a nascondere la verità . Il Sole 24 ore ha pubblicato l’articolo: “Esteso all’energia il segreto di stato”. L’informazione è sempre fuorviata: si usano gli uomini come cavie per il progresso tecnologico, invece di pensare alla precauzione per la salute. Esiste una sorta di rassegnazione di alcuni medici per cui il cancro sarà  una malattia cronica.

Intervento del Dott. Valerio Gennaro, direttore dell’IST di Genova

Il Dott. Gennaro è esperto in epidemiologia, scienza che studia la diffusione e la causa delle malattie nelle popolazioni umane, per prevenirle. A tal scopo, è fondamentale utilizzare e conoscere i seguenti fattori:

  • esposizione;
  • sintomi delle malattie;
  • letteratura scientifica;
  • metodo di studio;
  • riferimenti;
  • fattori confondenti;
  • statistica;
  • rigore scientifico;
  • indipendenza;
  • etica.

Per l’esposizione si può vedere la mappa di diffusione di uranio impoverito presente in Kosovo. L’uranio sarà  inerte in 4,5 miliardi di anni. Vedi Mappa.

Per i sintomi delle malattie, si può vedere come è cresciuta la percentuale di obesità  nelle donne in certe zone degli USA, dove è passata dal 10-14% al massimo, al 20%. In Italia ci sono 100 casi in più di tumore ogni 100.000 abitanti, dal 1989 al 2002. Gli effetti cronici sono aumentati del 9%, che corrispondo a 8220 deceduti in più ogni anno, tra cancro, infarto ed altri effetti dovuti ad esposizione a sostanze chimiche pericolose, mentre gli effetti acuti (altre malattie) sono state 1372. (Per scaricare l’intero documento)

Mortalità  nel 2005 in Italia:
http://www.tumori.net/it/epidemiologia.php?page=mort_italia

Nella zona di Coriano si è visto che a seguito di un’esposizione ad alto livello di rischio dei residenti per un periodo superiore ai 5 anni, la mortalità  in seguito a tumore è del 54%.

Intervento del Dott. Paolo Franceschini, pneumologo di Savona

L’inquinamento in provincia di Savona è grave, il tasso di mortalità  è cresciuto, rispetto al resto della Liguria, e la centrale a carbone di Vado è la principale causa di inquinamento. Questa centrale crea perciò notevoli danni economici, visto che la mortalità  per cancro è proporzionale alla presenza di inquinanti.

La Normativa n.° 20 del 1999 della CEE obbliga gli stati della Comunità  a misurare le polveri sottili presenti nell’aria. La legge italiana è stata promulgata solo nel 2002, col Decreto Ministeriale n.° 60. La Provincia di Savona non applica la legge. La Regione Liguria afferma che solo dal 2006 a Savona vengono effettuate misure, ma con metodi sbagliati, perciò inutili. L’associazione Uniti per la Salute ha fatto un esposto alla Procura della Repubblica ed una denuncia alla Comunità  Europea.

E’ stata richiesta l’autorizzazione per un potenziamento della centrale di Vado per produrre più energia elettrica. Nella realtà  dei fatti, l’energia che si produce in Liguria, è già  sufficiente inquinamento-in-europa.GIFal fabbisogno locale.

Nel Golfo di La Spezia esiste una zona detta ‘La Spezia 5’ dove è presente una centrale a carbone, che è altamente inquinata. Però essa non è la sola, perchè i venti portano le ceneri a Portovenere, che è una città  altrettanto inquinata. Osservando una mappa dell’Europa, si vede che l’Italia del nord è fra le zone più inquinate rispetto a tutta l’Europa!

Per approfondimenti: Vedere sito Provincia Ferrara

Un aumento del 10% di PM2,5 ha provocato un aumento di 76% di infarti.

L’inquinamento savonese è simile a quello della pianura padana.

ecosenseweb_structure.jpgTra il 99 e il 2004 in provincia di Savona ci son stati un aumento del 4% di tumori nella popolazione maschile, e del 4,7 % in quella femminile. Nella provincia di Savona addirittura è aumentata la mortalità  per cancro negli anni.

Non esiste carbone “pulito”.

La centrale di Vado Ligure produce 1500MW all’anno, circa 5 volte il fabbisogno della provincia di Savona, emettendo Cadmio, Cromo, Vanadio, Mercurio, Nichel, Piombo, Arsenico.

Nella provincia di Savona c’è molto più inquinamento del resto della Liguria, anche proporzionalemnte alla stessa quantità  di inquinanti, per un n.° di abitanti molto inferiore.

Nella provincia si controlla il particolato totale sospeso (PTS), ma è una percentuale molto minore degli inquinanti emessi, esendo pesante è catturato dai filtri.

Invece gli ossidi di azoto e zolfo presenti nell’aria sono prodotti all’80% dalla centrale a carbone. Si è visto che il mercurio ingerito dalla madre attraverso il cibo sotto forma di metil mercurio, passa al feto direttamente attraverso il cordone ombelicale, creando danni al sistema nervoso.

Nei fondali antistanti Vado ligure ci sono sostanze in massicce quantità , di gran lunga superiori ai limiti di legge. Anche i PCB policlorobifenili, che sono microparticelle, hanno la massima concentrazione nella baia di Vado rispetto al resto di tutta la Liguria. A 30 miglia di distanza, ovvero 40 Km, si rileva la massima percentuale degli effetti della centrale. La società  che gestisce la centrale, Tirreno Power, dichiara di immettere nell’aria una minima parte rispetto alla realtà , che è di 500 tonnellate di polveri sottili.

Esiste un software dell’Università  di Stoccarda per misurare i costi e le perdite delle attività  umane.

http://ecosenseweb.ier.uni-stuttgart.de/index.html

Una centrale a carbone di 2000 Mw produce parecchi morti e malattie, per una perdita di 200 Miliardi di euro all’anno.

Esiste una sudditanza dei medici nei confronti della politica, se non si appoggiano ad esponenti politici, non vengono mai ascoltati. Il Sig. Luciano Corrado, ex giornalista del Secolo XIX intervenuto nel dibattito, collabora con un blog di informazione locale (Tuciolisavonesi) non pilotata da politica ed interessi economici.

E dice, tra l’altro – “Tutto quanto detto finora fa sorridere (per non paingere) se pensiamo alle certificazioni ambientali e bandiere blu varie, è semplicemente un mero business, visto che ben 44 comuni nella provincia di Savona sono certificati.”

Altre testimonianze:

“Sul quotidiano Il Resto del Carlino ogni giorno c’è un inserto con la rilevazione delle percentuali di polveri sottili misurate in alcune città  emiliane.”

“Fino a dicembre 2007 collegandosi al sito dell’ARPAV si potevano conoscere i dati rilevati da una colonnina sull’aurelia vicino a Savona in merito alla percentuale di polveri PM10 presenti nell’aria. Spesso e volentieri durante la giornata si avevano dei picchi 10 volte il limite massimo legale. Casualmente questi dati oggi non sono più disponibili e sull’energia è stato imposto il segreto di Stato (Dpcm entrato in vigore il 1º maggio – Gazzetta Ufficiale 16 aprile 2008, n.90).”

Ing. Rosalba Faraci.

Questo articolo è stato pubblicato il 17 Giu 2008 alle 16:57 ed è archiviato nelle categorie - Rifiuti: gestione e trattamento, Ambiente, Attualità, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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