Varazze – Via Corosu e Vallino bloccate dai camion
Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e Dintorni”
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PonentevarazzinoNews
Via Corosu e Vallino bloccate
dai camion
Questa mattina, Venerdଠ2 maggio, poco prima delle otto i camion che servono il cantiere di edilizia agevolata in località Rio Cucco, hanno bloccato la circolazione in via Corosu. A causa del lungo ponte che fa riaprire i tanti alloggi delle vacanze realizzati nella zona, la stretta strada era parzialmente ostruita dalle automobili.
Le lamentele e le recriminazioni, per i disagi che gli abitanti del luogo subiscono da tempo, sono riprese con veemenza nei confronti di chi è preposto, per propria specifica mansione, a prevenire che si verifichino simili situazioni, senza fare sconti al direttivo di questo comitato, accusato di aver cercato accordi e collaborazione nel generale interesse, quando invece si doveva agire con determinazione per fare bloccare i lavori, fino a soluzione delle tante importanti problematiche che dovevano essere risolte prima di iniziare lo sbancamento della collina.
Il direttivo di questo comitato non ha mai fatto mistero della propria propensione al dialogo e alla ricerca di soluzioni condivise; ma deve suo malgrado convenire che i fatti, almeno nel breve periodo, non gli danno ragione. I tempi per la realizzazione della nuova strada di collegamento al cantiere non sono ancora noti, i camion – a distanza di due anni – devono ancora transitare in una via non idonea, rumori e polvere imperversano senza particolari accorgimenti, e persino la pulizia intorno al cantiere deve essere continuamente richiesta e sollecitata.
Cercare di tranquillizzare gli animi è sempre più difficile di fronte a comportamenti che non dimostrano certo rispetto e comprensione. Nessuno dei responsabili delle cooperative, dell’impresa o del Comune di Varazze si è preoccupato di fare in modo che, nel lungo ponte del primo maggio, si evitasse di fare transitare i camion in una strada che notoriamente presenta problemi di parcheggio, di curve a volte impossibili, strettoie e dossi ciechi.
Continuiamo con ostinazione a sperare che ciò possa cambiare, che il futuro ci riservi più comprensione, più rispetto e che i nostri interlocutori prendano coscienza della reale situazione in cui operano e delle nostre aspettative.
Firmat0: il direttivo.
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