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Varazze, 21.03.2008.
PonentevarazzinoNews
Arte svelata
al Santuario di N. S. di Misericordia
Ultimi giorni per ammirare a Palazzo Azzarie la collezione selezionata tra i tanti oggetti d’arte, tra il sacro e il profano, storia e testimonianza di fede e devozione, selezionati tra i tanti che si trovano nel deposito del Santuario di N.S. di Misericordia.
Riportiamo l’articolo di “Il Secolo XIX“ che fornisce tutte le informazioni sull’importante esposizione.
Da “Il Secolo XIX“ ““ 17.03.2008 – Quel tesoro svelato.
“Oggetti di arte sacra e profana mai esposti in precedenza, catalogati, restaurati e messi in mostra per permettere ai savonesi di goderne, anche se solo per una decina di giorni. “Tra sacro e profano. L’arte ritrovata al Santuario di N. S. di Misericordia”, allestita al Palazzo della Azzarie del Santuario, comprende 50 pezzi.
I pezzi esposti sono solo parte di un elenco ben più ampio di oggetti che si trovavano nei depositi del Santuario. Una selezione difficile, quella degli oggetti d’arte sacra e profana da esporre, considerata la quantità dei reperti recuperati e le dimensioni non eccessivamente ampie del locale espositivo. Selezione frutto di due anni e mezzo di catalogazione e studio da parte dei collaboratori delle Opere Sociali di N. S di Misericordia (proprietarie degli oggetti), che hanno curato e allestito la mostra.
La mostra propone un percorso che mira ad evocare alcuni importanti aspetti della storia, della fede e della devozione che hanno caratterizzato il Santuario nei secoli scorsi, legando passato e presente come testimonia un magnifico rosario in filigrana ornato di lapislazzuli e pietre preziose, donato alle Opere Sociali come ex voto solo due mesi fa. Accanto al rosario, la sezione dedicata alla devozione aulica laica espone una serie di ex voto in lamina d’argento e medaglioni da culla del secolo XIX. Il percorso dell’allestimento è strutturato in modo da avvicinare piano il visitatore alle opere esposte.
Due tavole imbandite richiamano il banchetto che veniva allestito nelle “Sale dei Protettori” nell’edificio del Vecchio Ospizio in occasione dei ricchi preparati il 18 marzo di ogni anno, data della ricorrenza dell’apparizione della Madonna al Beato Botta, per accogliere il vescovo della diocesi, i prelati e tutte quelle personalità che in quell’occasione venivano in visita al Santuario.
In quel giorno le suore che si trovavano nella struttura utilizzavano i servizi di argenteria per apparecchiare la tavola. E’ possibile notare come queste argenterie avessero la M, il marchio mariano, in quanto commissionate appositamente per il Santuario. Una delle due alzate esposte è attribuibile ad un fravego savonese (cosଠvenivano chiamati gli artigiani che lavoravano i metalli preziosi), mentre il fravego che ha realizzato la seconda alzata è un genovese di nome Giuseppe Garibaldi.
Nella parte della mostra legata all’aspetto più propriamente religioso è stato allestito un altare con un canapo settecentesco (il velo di tessuto che ricopre il tabernacolo). Tra i pezzi di arte sacra ci sono i paramenti sacerdotali in tonalità azzurra, un colore non ecclesiale, ma mariano, e calici, navicelle portaincenso, reliquari e candelieri d’altare del periodo che va dal XVII al XIX secolo. Questi pezzi di arte sacra sono gli unici che al termine della mostra torneranno ad essere utilizzati durante i riti sacri ufficiali.
Nella sezione dedicata alla devozione popolare è possibile ammirare alcuni oggetti di notevole interesse etnografico, come due piatti per elemosina rilasenti agli inizi del Cinquecento, uno in rame e uno in ottone entrambi dortai ed un secchiello per acqua benedetta in peltro battuto a martello dell’inizio del Seicento. Ad introdurre il visitatore alla sala espositiva è un dipinto raffigurante l’Immacolata Concezione di Paolo Gerolamo Marchiano appena restaurata.
«La mostra è frutto di un lungo lavoro di recupero dei reperti e di catalogazione iniziato nel 2005 “spiega Donatella Ramello, presidente delle Opere Sociali” e abbiamo ritenuto opportuno allestire questa mostra per dare ai savonesi un assaggio di tutto il materiale che abbiamo ritrovato. Il Santuario si è rivelato una fonte inesauribile di storia e di bellezza, che alcuni di noi conoscevano, ma altri potevano solo immaginare.
Un tesoro di riconoscenza, arte, storia, devozione, fine artigianato e tradizione, che necessita di continue cure e che merita di essere posto all’attenzione del pubblico. Una volta esposti questi oggetti, ad eccezione di quelli sacri come gli ostensori, torneranno nei depositi ma saranno facilmente reperibili perché finalmente catalogati. Sarebbe importante riuscire a realizzare il progetto di un’esposizione itinerante che tocchi gli altri luoghi devozionali della Nostra Signora di Misericordia sparsi in Italia».
La mostra “Tra sacro e profano. L’arte ritrovata al Santuario di N. S. di Misericordia” è stata allestita da Agnese Avena che, insieme a Patrizia Peirano e Silvia Campese, fa parte del comitato organizzativo. Sarà visitabile fino al 24 marzo da martedì a sabato, dalle 15,30 alle 18,30; domenica e festvi dalle 10 allle 12 e dalle 15,30 alle 18,30.
Per informazioni e per prenotare visite guidate si può consultare il sito www.operesociali.it o chiamare il numero 019-833121″