Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni”
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Varazze, 19.01.2008.
PonentevarazzinoNews
Rifiutinforma Newsletter – N° 67
Riceviamo “Speciale Campania“ da Rifiutinforma Newsletter – N° 67 – 18/01/2008 – Il portale Italiano sul mondo dei rifiuti ““ e pubblichiamo.
Emergenza Rifiuti: nuova ordinanza firmata da Prodi. Possibile l’apertura di nuovi siti oltre ai quattro già individuati
ROMA – L’ordinanza di 4 pagine firmata dal presidente del Consiglio, in cui viene nominato commissario straordinario Gianni De Gennaro, stabilisce che l’ex capo della polizia «può richiedere l’uso delle forze armate» per l’apertura e la protezione di cantieri e dei siti necessari alla soluzione del problema, e anche per la raccolta e il trasporto dell’immondizia.
«Al fine di assicurare la piena effettività agli interventi e alle iniziative della presente ordinanza – si legge nel provvedimento – il commissario delegato è assistito dalla forza pubblica e le autorità competenti assicurano attuazione alle decisioni del commissario».
NUOVI SITI – De Gennaro avrà inoltre pieni poteri anche in materia ambientale. Oltre alle quattro discariche (Serre, Terzigno, Sant’Arcangelo Trimonte e Savignano Irpino) indicate dalla legge 87 del luglio scorso, il commissario potrà decidere di aprire ulteriori siti per lo stoccaggio dell’immondizia, comprese le discariche già chiuse. Nell’ordinanza firmata dal presidente del Consiglio si sottolinea che De Gennaro può «provvedere ad indicare altri siti aggiuntivi o sostitutivi per lo stoccaggio e lo smaltimento, ivi comprese le discariche chiuse che presentino ancora volumetrie disponibili», e può aprire due «impianti di termodistruzione o gassificazione», procedendo «anche in deroga a valutazioni di impatto ambientale già effettuate». In sostanza l’articolo consente a De Gennaro di avviare l’iter per la realizzazione di un impianto a Santa Maria la Fossa (Caserta) e di uno in provincia di Salerno.
REAZIONI – Ma l’ordinanza firmata da Prodi ha suscitato qualche malumore nella sinistra. Soprattutto per la parte relativa alle forze armate. Dura la reazione di Francesco Caruso, del Prc, che si è proposto come «scudo umano» tra «i militari e le famiglie, gli anziani, i cittadini che legittimamente protestano in difesa del diritto alla salute e all’ambiente». Più sfumata la posizione ufficiale del suo partito: per Rifondazione Comunista «l’uso dei militari deve essere rivolto esclusivamente al trasporto dei rifiuti e l’intervento delle forze armate deve servire a sottrarre il trasporto alla camorra».
Un altro punto non molto convincente riguarda i termini, sessanta giorni, entro i quali i comuni campani dovrebbero provvedere ad elaborare un piano per l’avvio della raccolta differenziata. In caso di inadempimento però, i comuni non incorreranno in alcuna sanzione. Sarà compito del commissario straordinario nominare un commissario ad acta che dovrà provvedere a una risoluzione del problema. Ancora una volta il sistema italiano, invece di punire gli inadempienti, gli aiuta.
(Liberamente tratto da Corriere della Sera.it ““ 11 gennaio 2008)
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“Voler bene alla Campania”: iniziativa promossa da Legambiente per uscire dall’emergenza rifiuti che attanaglia Napoli e dintorni.
“Voler bene alla Campania” è il titolo che Legambiente ha scelto per la manifestazione nazionale indetta per sabato prossimo a Napoli dall’associazione. Legambiente invita cittadini, comuni virtuosi, aziende, associazioni e organizzazioni di categoria a scendere in piazza per dimostrare che si può e si deve uscire dall’emergenza rifiuti. Le ACLI napoletane hanno aderito prontamente alla importante manifestazione sottolineandone l’aspetto propositivo teso a legare la risoluzione dell’emergenza alla prospettiva di una campania pulita e sostenibile.
Forse non tutti sanno che in Campania 145 Comuni raccolgono in maniera differenziata almeno il 35% dei rifiuti urbani, con picchi fino al 90%, e li avviano al riciclaggio al pari delle migliori esperienze del Nord Italia. Che 200 Piccoli Comuni hanno reagito all’abbandono e al degrado delle aree marginali, valorizzando il loro patrimonio e costruendo una vera “economia della qualità ” per tornare a competere. Che oltre 4000 Kmq (ca. il 30% della superficie campana) di Aree Protette rappresentano un esempio concreto di valorizzazione del territorio dalla dorsale appenninica con le sue propaggini costiere fino alle grandi riserve fluviali.
Si tratta di dati diffusi da Legambiente che hanno lo scopo di contrastare le immagini che ormai imperversano in tutti i telegiornali nazionali. Di una Campania soffocata dai rifiuti, insensibile verso i problemi dell’ambiente, menefreghista e incapace di risolvere questa critica situazione. Esiste un’altra Camapania, quindi, e questa iniziativa ha proprio l’obiettivo di farla conoscere all’opinione pubblica.
“Dobbiamo dire con forza dei no e promuovere i sà¬: no all’emergenza permanente, no alla camorra che ci avvelena la vita, no ai demagoghi che soffiano su ogni protesta. Sଠa una politica che sa decidere, sଠai sindaci che fanno la raccolta differenziata, sଠagli impianti di riciclaggio e compostaggio”, sottolineano il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza e il presidente di Legambiente Campania, Michele Buonuomo.
Per adesioni: Legambiente nazionale, 06-862681, fax 06-86218474
email legambiente@legambiente.eu
Legambiente Campania, 081-261890, fax 081-261542,email
campagne@legambiente.campania.it
(Liberamente tratto da www.legambiente.eu – 17 gennaio 2008)
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Dal Piemonte la voce di un napoletano: “Perché Napoli non impara da Torino?”
“Sono un napoletano di 54 anni, che da quasi 30 vive a Torino. Vedere la mia città d’origine in queste settimane sommersa dall’immondizia mi ferisce moltissimo. Ma perché a Napoli non prendono esempio da Torino? Qui da alcuni anni è partito il servizio di raccolta porta a porta che ha portato a quasi un 40% di differenziazione del rifiuto su tutta la città . E’ stato fatto un grande lavoro di sensibilizzazione da parte dell’Amiat.
Ma soprattutto sono stati i torinesi che hanno saputo accettare nuove regole spesso poco comode. Ma con serietà e senso civico si sono risolti tanti problemi. Aiutare Napoli non significa solo portare nelle nostre discariche un po’ di rifiuti campani, ma anche e soprattutto offrire ai napoletani modelli organizzativi”.
(Lettera scritta al quotidiano La Stampa ““ 15 gennaio 2008)
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Iniziativa di “Eco dalle città “: riduciamo i rifiuti al massimo per almeno tre giorni
La proposta è questa. Secondo gli ultimi dati disponibili (Rapporto Apat 2006 – dati del 2005) ogni italiano produce in media 1.47 kg di rifiuti al giorno, 539 kg all’anno, per un totale di 31milioni 677mila kg di rifiuti all’anno prodotti in Italia. Se in tre giorni evitiamo di produrre 2 kg a testa di ciò che abitualmente va a finire in discarica, se lo facciamo in 10 milioni di italiani, risparmieremmo “spazio” per 20 mila tonnellate. Un contributo alla crisi, ma soprattutto una sperimentazione collettiva.
Se all’iniziativa si partecipa attivando la pratica del compostaggio domestico, si raggiungono plurimi obiettivi: è più semplice e facile fare la raccolta differenziata della frazione secca, il servizio pubblico di raccolta viene alleggerito di quella pesante componente, la terra incrementa la propria fertilità complessiva, la nostra impronta ecologica sul pianeta si fa più leggera. Per non parlare delle questioni economiche e di gestione del territorio. Tra le prime adesioni quella di Comieco – Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica che invita a conferire con più attenzione tutta la carta, del Coordinamento AGENDE 21 Locali Italiane, dei Comuni di: Foggia, San Benedetto del Tronto.
(Liberamente tratto da www.ecodallecittà .it)
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“Biutiful Cauntri”: a febbraio nelle sale un film sul disastro rifiuti in Campania
Premiato al recente Torino Film Festival, è in uscita nelle sale cinematografiche un film documentario che analizza la situazione rifiuti in Campania, in particolare il traffico di rifiuti tossici che ormai da anni imperversa sul territorio campano, controllato dalla Camorra.
Un punto di vista autoctono di come la Campania vive questa situazione e che ci fa capire come le responsabilità di ciò che sta accadendo è molto più estesa di quello che si pensi, e coinvolge tutto il paese. Di seguito un link dove potrete vedere un breve trailer del film: “Biutiful Cauntri“