Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni”
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Varazze, 07.10.2007.
PonentevarazzinoNews
Monta il dissenso in Liguria
contro l’esagerata
cementificazione
Il regolare ed inarrestabile aumento di personalità del mondo politico, economico, giudiziario, scolastico, della cultura, dello spettacolo, ecc”¦ non è nostra intenzione escludere nessuno, che giornalmente prende posizione contro l’esagerata cementificazione delle nostre coste e città , dovrà giocoforza essere tenuto nel dovuto conto dai politici responsabili di questo fenomeno, che veramente in questi ultimi anni ha finito per prendere loro la mano.
Con la scusa di riqualificare e riconvertire, dicono in sintesi quanti intervenuti, si costruisce in modo esagerato ed esasperato, senza valutare come andrebbe doverosamente fatto, le reali necessità degli abitanti della zona, e cosa molto grave senza tenere conto dell’impatto paesaggistico e ambientale, che sacrifica e compromette, a volte in modo irrimediabile, il bene di tutti a favore di pochi privilegiati benestanti.
Varazze, come tutta la Liguria, ha problemi d’erosione della costa, di alloggi a costi sostenibili e convenzionati, di conservazione e mantenimento del territorio, di recupero di aree degradate e abbandonate dall’industria pesante ed inquinante, di traffico sempre in aumento, di mancanza di aree per da destinare alla sosta dei veicoli, di zone cittadine verdi ed attrezzate per giovani ed anziani, d’inquinamento acustico ed elettromagnetico, di aree da destinare alle attività industriali ed artigianali di nuova generazione, d’impianti sportivi per giovani, adulti ed anziani, di sostenere le attività economiche cittadine.
Favorire iniziative e prendere decisioni dovendo tenere conto di tutte le necessità prima elencate, non è cosa semplice e richiede una serie di competenze specifiche non indifferente, che ragione vorrebbe fosse condivisa con il maggior numero possibile di tecnici responsabili ed eletti alla gestione della città . Noi cittadini confidiamo in un domani che veda i politici varazzini dialogare anche animatamente, se necessario, ma pronti a comuni sacrifici di “posizioni”, pur di trovare accordi che consentano di migliorare la vivibilità e risolvere situazioni di degrado e disagio. Il bene della città prima di tutto e di tutti.
Riportiamo articolo sull’intervento del Procuratore della Repubblica di Savona.
“Il Secolo XIX“ del 7 ottobre 2007 – «Politica inerme contro il partito del cemento»
Durissimo j’accuse del procuratore Scolastico contro il proliferare delle operazioni edilizie. «Troppe case per ricchi»
“«IL CEMENTO è una piaga specie quando fa gli interessi di pochi a scapito dell’interesse della collettività ». «Certi politici dovrebbero capire che la città è della popolazione, è la gente che deve viverci ed è quindi per gli interessi della gente che andrebbero orientate tutte le scelte». «Ma lo vedete già oggi quanto ci vuole a percorrere la strada da corso Tardy e Benech alla Torretta? Mezz’ora, e figuriamoci quando ci saranno tutti i nuovi palazzi..».
Parole di un consigliere d’opposizione? No. Di un rappresentante ambientalista? No. Del portavoce di un comitato anti-cemento? Neppure. Sembrerà incredibile ma questo durissimo j’accuse contro il cemento è arrivato sabato sera dal procuratore capo Vincenzo Scolastico che ha preso la parola durante la presentazione del libro “Il fallimento perfetto” in una Sala Rossa gremita.
Dopo gli interventi dell’autore Lugaro, dei giornalisti Gomez (L’Espresso), Lombezzi (Mediaset) e Preve (Repubblica), dell’ex sindaco di Genova Adriano Sansa e di altre personalità presenti, il procuratore Scolastico ha chiesto la parola dal pubblico facendo un discorso sul senso civico della classe politica che ha riscosso applausi a scena aperta.
«La Procura sulla torre di Bofill ha indagato e disposte perizie a consulenti di fuori Liguria proprio per non subire alcun condizionamento – ha detto – Alla fine non è emerso niente di penalmente rilevante e la spiegazione e quindi che è inutile continuare ad invocare l’intervento della magistratura di fronte al cemento che avanza. Il partito del cemento è la politica che deve disciplinarlo e contenerlo. E se la politica non lo fa, bisogna prendersela col legislatore che negli ultimi anni non ha fatto nulla per consentire a noi magistrati un adeguato controllo giudiziario sull’attività degli amministratori pubblici.
Prima un amministratore doveva rispondere in prima persona delle sue scelte, oggi fa rispondere i dirigenti, i tecnici, tutte figure che in qualche modo vivono un conflitto per questo. E poi c’è il problema dei tempi di prescrizione dei reati d’abuso d’ufficio sempre più brevi. E cosଠnoi magistrati siamo in difficoltà e spesso impotenti».
«La procura non può entrare nella discrezionalità degli amministratori – ha aggiunto – nel cambio Autorità portuale-privati per i terreni della torre di Bofill ci sono metrature di aree non proprio consuete eppure l’amministratore ha facoltà di decidere. Certo deve farlo nell’interesse del pubblico che rappresenta. Sono i cittadini, insomma, magari attraverso un movimento d’opinione, che possono incidere sulle scelte degli stessi amministratori e a mio parere devono farlo». ““ D. Frec.”