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Varazze, 05.10.2007. Home page
Santa Caterina torna sul molo
Riceviamo dalla Redazione di “Il Giornalino” e divulghiamo, ricordando che il mensile di Varazze e delle frazioni è in edicola e nei numerosi punti vendita cittadini. Acquistandolo potrete leggere molte altre notizie che riguardano noi varazzini e parlano dei luoghi e delle tradizioni accuratamente custodite.
“S. CATERINA TORNA DEFINITIVAMENTE SUL MOLO
Varazze La statua di S. Caterina, patrona della nostra città , torna definitivamente sul molo della Marina di Varazze. Il 16 ottobre 1966, mons. Mario Ismaele Castellano, arcivescovo di Siena e mons. Giovanni Battista Parodi, vescovo di Savona, benedicevano il monumento cateriniano sistemato sul molo foraneo del “vecchio” attracco turistico.
In quella occasione, mons. Castellano, indimenticato cittadino onorario di Varazze, disse: “C’è una grande città al mondo che all’imboccatura del suo porto ha la sua statua della libertà , ebbene quella statua dà un saluto che ha il suo significato a tutti coloro che arrivano in quel porto; il vostro porto, certo non è grande come quello, però ha dei visitatori che non saranno certamente di minore importanza di quelli che approdano nel grande porto d’oltre oceano, e a tutti questi visitatori, non una statua della libertà , ma più che la statua della libertà : S. Caterina, apostolo della pace, della vera libertà cristiana”.
Il monumento a Caterina torna ora, definitivamente, nella sua sistemazione all’imboccatura del porto, sul molo di terra, facilmente raggiungibile dalla popolazione e dai turisti. Nell’atrio del palazzo Beato Jacopo, è murata una antica lapide che ricorda la storia locale. In essa leggiamo, fra l’altro, che tre sono le città italiane cateriniane: Siena che le ha dato i natali, Roma dove ha chiuso la sua giornata terrena e Varazze dove più è amata, onorata, e che ne conserva misticamente il cuore.
Durante la sua sosta a Varazze, “in vigilia beati Francisci” ebbe due visioni. Durante una, sul “lume della fede”, il Signore disse a Caterina di fare memoria del santo di quel giorno, Francesco, il poverello di Assisi proclamato, poi , con lei, patrono d’Italia. Proprio in questi primi giorni di ottobre i due santi vengono ricordati come patroni della nostra patria e a Varazze, quest’anno, un ricordo particolare per Caterina che torna in effigie, ad accogliere le imbarcazioni nel suo nuovo porto.
Il monumento, voluto dai caterinati (allora presieduti dall’indimenticabile dr Giuseppe Massone) con il concorso della popolazione, degli ospiti e dell’amm. comunale è opera dello scultore Ettore Mariani di Pietrasanta. La statua, in marmo, alta 2 m., in atteggiamento di cordiale accoglienza per le imbarcazioni che si apprestano ad entrare nel porticciolo, venne posta, nel 1966, su un monolito in pietra dell’isola d’Elba, alto 6 m.. Oggi, in seguito alla radicale modifica del porto, viene sistemato su uno scoglio, un grande masso di circa 2 m. che fa corona alla diga di sottoflutto, sul quale sarà fissata la targa dedicatoria che richiama quella originale sulla quale leggiamo:
“A S. Caterina da Siena intrepido apostolo di concordia, approdo di pace in Cristo, Varazze, immutata nella riconoscenza, il suo porto affida”.
Il monumento sarà benedetto, alla presenza delle autorità civili e della popolazione, da mons. Domenico Calcagno, arcivescovo, già presule diocesano e da mons. Antonio Buoncristiani, arcivescovo di Siena.
Riportiamo il programma delle giornate cateriniane:
3 e 4 ottobre, collegiata di S. Ambrogio, parrocchie e chiese di Varazze: memorie cateriniane; 5 ottobre, in sant’Ambrogio: proff. Emilia Nisticò, conferenza “Il cammino di perfezione cristiana nella spiritualità di S. Caterina”; 6 ottobre, ore 14.45 raduno in piazza S. Ambrogio, ore 15 partenza in processione per il porto, bandiere dei rioni, confraternite, associazioni religiose, popolazione, clero, autorità civili e militari; ore 16 benedizione della statua nella nuova collocazione sul molo di sottoflutto del porto; interventi del sindaco Antonio Ghigliazza e di mons. Domenico Calcagno; testimonianze, canti del gruppo Cantori Cappuccini, preghiere; ritorno in piazza S. Ambrogio; ore 18: collegiata di S. Ambrogio: messa presieduta da mons. Buoncristiani, arcivescovo di Siena, alla presenza di autorità e popolazione; seguirà rinfresco pubblico sul piazzale della collegiata.