Il Derby della vergogna – Tifosi varazzini indignati

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Varazze, 24.09.2007.

marassi230907.jpgPonentevarazzinoNews

Il Derby della vergogna
Tifosi varazzini indignati

Erano tanti i varazzini che aspettavano di assistere all’incontro di calcio tra le due squadre genovesi, e la delusione mista a rabbia la si toccava con mano quando hanno dovuto constatare come nella civilissima, emancipata e democratica città  ligure, ci sono ancora molti teppisti che non hanno capito, e approfittano dell’occasione per camuffarsi da “tifosi” e poter cosଠsfogare la loro rabbia e frustrazione represse.

Riportiamo articolo del Decimonono che riporta la notizia con tutti i particolari, come ci hanno richiesto di fare nostri concittadini molto amareggiati, con la speranza di poter contribuire a sensibilizzare sulla necessità  che serve l’aiuto di tutti per contenere questo “barbaro” fenomeno. Permetteteci di farvi vedere, prima della cronaca dei tafferugli verificatesi all’esterno della stadio, il video di un Derby della “Lanterna”, giocato con un pubblico festoso e gioioso come vogliamo vedere sempre, anche fuori dall’impianto sportivo, sia prima e sia dopo la partita.

Il Secolo XIX” del 24 settembre 2007.  Derby, la festa rovinata
di Graziano Cetara

Otto scooter e dodici auto danneggiate, tra cui due della polizia, denunciato un giovane di 24 anni, accusato di aver colpito con una cinghiata, nel dopo partita, un sostenitore rossoblù in via Cagliari: è il bilancio, ancora provvisorio, degli scontri tra tifosi della Sampdoria e del Genoa verificatisi ieri pomeriggio nelle vicinanze dello stadio Ferraris a poche ore dal derby della Lanterna.

Le forze dell’ordine hanno inoltre sequestrato 25 bastoni, una torcia da segnalazione marittima non ancora innescata e un coltellino a serramanico. Accertamenti sono ancora in corso per risalire ai responsabili.

Gli scontri in via Ponticelli

«Sono passati i barbari», sospirano gli abitanti della zona. I barbari, rossoblù e blucerchiati, si sono appena scontrati in via Monticelli, a pochi passi dalla Sud.

«Sono passati i barbari», sospira indignata Graziella Paoli, allontanandosi con la figlia tenuta stretta stretta. I barbari, rossoblù e blucerchiati, si sono appena scontrati in via Monticelli, cento metri di strada a pochi passi dalla gradinata Sud dello stadio di Marassi. A bastonate e bottigliate, con lo spray urticante, con i coltelli lanciati verso i “nemici” come fossero lance.

Dove non hanno potuto trovare un avversario da colpire, i barbari si sono accaniti contro auto e motorini parcheggiati, davanti agli occhi dei proprietari incolpevoli e impotenti alle finestre, affacciati sullo scempio. Sono passati i barbari. E quel che resta, quando la tensione si allenta e la partita si avvicina, è un campo di battaglia disseminato di armi abbandonate e macerie, con gli abitanti in strada a porre 2 domande: «Perché?», è la prima. «Chi pagherà  i danni?», la seconda. Sono i quesiti di sempre di quelli che allo stadio non vanno,eppure pagano un biglietto piuttosto salato a ogni partita, perché vicino allo stadio abitano volenti o no.

Sono le domande di Alfredo Moretti, 48 anni, operaio chimico, di fronte alla sua auto appena sfondata dai barbari: «Non sono assicurato per atti vandalici neppure mia figlia, cui hanno abbattuto il motorino – attacca – chi mi ripaga? Ero fuori. Mi hanno chiamato, dicendomi che stava succedendo il finimondo e ora sono qua. A raccogliere i cocci».«Perché tutto questo?» e «chi paga?» sono anche gli interrogativi di Carlo Drago, 60 anni, pensionato invalido civile: «Non si sono fermati nemmeno di fronte al contrassegno, hanno sfasciato tutto. – lamenta, allargando le braccia , togliendo gli ultimi pezzi del lunotto rimasti attaccati alla macchina – ero in casa e ho sentito come degli spari arrivare dalla strada. Mi sono affacciato e ho visto la battaglia tra i tifosi. Bisognerebbe che questi ragazzi non bevessero e non si facessero. Dovrebbe essere una festa, dovrebbero godersela senza violenza e eccessi».

Sono in tanti a pensarla cosଠin via Monticelli, dove i barbari si sono scontrati. Nessuno di loro ha vinto e la paura è che la battaglia sia solo rimandata. A perdere sono stati per l’ennesima volta gli abitanti del quartiere. Cercano un capro espiatorio. Inevitabile. Genoani e sampdoriani violenti sono scemati, sono rimaste macerie e forze dell’ordine. Con polizia e carabinieri sono in tanti ad avercela. Comprensibile: «Abito laggiù, vede? – spiega Graziella Doglio – mi sono affacciata e stavano scassando tutto. Come al G8. Ho chiamato il 112 e mi hanno risposto che già  sapevano tutto.

E’ passato altro tempo e allora ho chiamato anche il 113. Anche loro mi hanno ribadito che erano al corrente di quanto stava accadendo. Nessuno si faceva vivo, però. E’ trascorsa mezzora e le divise sono arrivate». Il tempo nell’emergenza si percepisce in maniera differente. I minuti sembrano mezzore, le mezzore sembrano ore e ore. Spetterà  a questore e prefetto fare il punto di quanto accaduto ieri dopo le 16,30.

I primi a trovarsi a fronteggiare le 2 fazioni contrapposte sono stati i vigili. Erano lଠper il traffico. Hanno rischiato di finire in mezzo alla rissa, ma sono riusciti ad allontanarsi prima che fosse tardi. La Digos è arrivata praticamente in tempo reale. Ma le squadre degli agenti del reparto mobile, da sempre impiegati nell’ordine pubblico, non erano ancora pronte, la partita era in programma 5 ore dopo.

«In via Monticelli c’erano strani movimenti dall’ora di pranzo – ammette Bruno Lamparelli, 60 anni, funzionario comunale, uno degli abitanti della via – ho visto arrivare i genoani ma l’orientamento delle finestre di casa mia mi ha impedito di vedere la parte blucerchiata. Ho capito che stavano lanciando petardi e che si sarebbe arrivati allo scontro. Ho subito chiamato polizia e carabinieri. Quando sono arrivati il peggio era già  avvenuto». Alla polizia non resta ora che dare un nome agli autori delle violenze che hanno rovinato la festa del derby.

Purtroppo ancora incidenti al termine. Un tifoso genoano è stato aggredito nei pressi dello stadio da 4 sostenitori della Samp che lo hanno preso a cinghiate. I 4 sono poi fuggiti, ma uno di loro è stato rintracciato dagli agenti che lo hanno fermato e condotto in questura. La vittima dell’aggressione è stata trasportata all’ospedalea e giudicata guaribile in pochi giorni. Nel frattempo la polizia ha identificato i 4 tifosi rimasti contusi nel pomeriggio. Tre di loro avrebbero partecipato alla rissa (uno è ricoverato per ustioni a una coscia per lo scoppio di un petardo).”

Questo articolo è stato pubblicato il 24 Set 2007 alle 17:17 ed è archiviato nelle categorie Attualità, E: VIDEO, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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