VARAZZE – RETRO PORTO – IL COMUNE RISCHIA DI PAGARE I DANNI?

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Varazze, 18.09.2007.

PonentevarazzinoNews

RETRO PORTO DI VARAZZE:
IL COMUNE RISCHIA DI PAGARE I DANNI?

Varazze

 Riportiamo articolo apparso sul quotidiano “La Stampa ed. di Savona” riguardante la nota vicenda della riqualificazione del ponente della città , oggetto di richiesta di referendum da parte di cinque Consiglieri di minoranza:

VARAZZE POLEMICHE SUI PROGETTI

Aree del retroporto, con un referendum il Comune rischia una richiesta di danni.

“Il Comune di Varazze rischia di vedersi recapitare una richiesta di risarcimento se sarà  accolta la proposta di un referendum sulla zona retroporto-San Nazario. L’opposizione comunale di centrodestra spinge per un referendum consultivo sulle future edificazioni e ristrutturazioni della zona a ponente di Varazze. Se i cittadini si confermassero contrari all’iniziativa, la «New Co.» e la «Anteo», aziende proprietarie delle aree sarebbero pronte ad un’azione legale per ottenere il risarcimento dei costi sostenuti per la preparazione del progetto di intervento edilizio sulle loro aree.


Nelle lettere indirizzate agli uffici dell’urbanistica, coordinati dall’assessore alle Grandi opere Giovanni Busso, i delegati delle due aziende precisano proprio i termini della questione. Scrivono nel documento: «Pur non ritenendolo necessario, facciamo presente che lo svolgimento della consultazione è subordinato all’insussistenza, anche solo ipotetica, dei presupposti per un’azione di risarcimento dei danni nei confronti dell’amministrazione da parte dei privati qualora l’esito della consultazione possa condurre all’annullamento delle delibere e/o atti già  regolarmente assunti».”

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Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa del Comitato per il referendum, in risposta al contenuto dell’articolo sopra riportato:

Varazze, 18 settembre 2007.

COMUNICATO STAMPA

RETRO PORTO DI VARAZZE: IL COMUNE RISCHIA DI PAGARE I DANNI!
CHI LO DICE CREA CONFUSIONE.

In merito ai diversi articoli pubblicati negli ultimi giorni e riguardanti il retro porto di Varazze ed il Referendum è necessario, una volta per tutte, fare chiarezza sulla procedura amministrativa che si deve seguire in questi casi.

In questi giorni, infatti, gli organi di stampa riferiscono circa una possibile richiesta danni al Comune, da parte dei proprietari delle aree del distretto T1C, qualora si celebrasse il referendum e qualora i cittadini dovessero, attraverso la democratica consultazione, confermarsi contrari all’iniziativa. Tale ipotesi è assolutamente infondata ed è grave che si diffondano ad arte nella città  queste falsità  con l’unico scopo di creare confusione.

La ragione è che, fino ad oggi, nessuno si è mai impegnato con i privati poiché è la Regione che approva i Progetti di Attuazione. Prima ancora che i Progetti di Attuazione vengano sottoposti all’approvazione Regionale devono essere approvati dal Consiglio Comunale e, per ora, nessun impegno che coinvolga i privati è stato approvato dal Consiglio Comunale di Varazze. Attualmente, l’unico documento riguardante le aree del retro porto di Varazze è lo Studio Urbanistico di Inquadramento che è un semplice documento di indirizzo dell’Amministrazione Pubblica che può essere modificato e migliorato in qualunque momento.

Forse, l’Amministrazione si è impegnata con i privati prima ancora di avere le rispettive approvazioni di legge del Consiglio Comunale e della Regione? Se cosଠfosse, la situazione sarebbe veramente grave non per il Comune ma per coloro che rivelano una “ansia sospetta” di favorire sempre e comunque gli interessi di chi specula sulla pelle della città .

IL comitato per il referendum: Gerolamo Carletto – Giovanni Delfino – Andrea Valle – Gianantonio Cerruti – Marisa Delfino.

Questo articolo è stato pubblicato il 18 Set 2007 alle 23:39 ed è archiviato nelle categorie Attualità, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o effettuare un trackback dal tuo sito.

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