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13 Agosto 2007

Barriere architettoniche: Fuori legge dal 1989.

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Varazze, 12.08.2007.

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Barriere architettoniche
Fuori legge dal 1989.

Con la legge n.13 del 1989 lo Stato Italiano ha introdotto regole certe per risolvere il problema, riconosciuto ed accertato, costituito dalle barriere architettoniche. Sono un ostacolo insormontabile per tanti diversamente abili, come per molti anziani o persone infortunate; ma, cosa altrettanto importante, creano condizioni di vita difficile e dolorosa a quanti, pur in condizioni debilitate, continuano a percorrere giornalmente strade dissestate, lunghe e ripide scalinate, salire e scendere da marciapiedi troppo alti, recarsi in uffici pubblici e privati senza ascensore, prendere mezzi di trasporto con scalini ad altezze impossibili.

Queste persone soffrono giornalmente e non possono, in molti casi documentati non vogliono, astenersi dal compiere il loro dovere di lavoratori, genitori o cittadini che si recano quotidianamente ad assolvere ai compiti che la vita a loro riservato.

Riportiamo molto volentieri la lettera del Presidente Antonio Giangrande, pubblicata su Savonanotizie del 10 agosto 2007 e segnalataci da un sostenitore, anche per sollecitare un intervento degli Amministratori varazzini, già  informati e relazionati, sulla necessità  di diminuire il numero di barriere ancora presenti in città : molti marciapiedi e il sottopassaggio della stazione ferroviaria, occupano i pensieri di tanti varazzini.

“Ma “˜ste barriere architettoniche quante sono!sig. direttore,molte persone con ridotte capacità  motorie, visive o uditive, si trovano, purtroppo, ad essere ancora in parte discriminati poiché uno scalino o la larghezza di una porta o il bagno inadeguato sono loro di impedimento nelle varie occasioni di vita sociale.

L’eliminazione delle barriere architettoniche è un diritto del cittadino sancito dalla Costituzione. Con la legge n. 13 del 1989, finalmente, sono state introdotte tre condizioni, che dovrebbero essere rispettate anche in qualsiasi edificio privato: l’accessibilità , l’adattabilità , la visibilità . Invece, nelle nostre città  italiane sono ancora presenti tante barriere architettoniche, malgrado le leggi che ne impongono l’eliminazione.

E’ scandaloso, però, che a violare le leggi e i diritti dei disabili sono gli impedimenti esistenti presso i Tribunali e gli Uffici dei Giudici di Pace. Alcuni Tribunali, per esempio, andrebbero chiusi immediatamente e i responsabili rimossi dall’incarico.

Essi, uguali a tanti altri Uffici Giudiziari Italiani:

“¢ impediscono l’accesso ai disabili, sia quando sono parti nel processo, sia quando sono testimoni;
“¢ sono inadatti all’attesa dei disabili durante le tante ore delle udienze;
“¢ sono mancanti di qualsivoglia servizio igienico, sia per i disabili sia per i non disabili.

Identica cosa è per gli Uffici Comunali di tanti paesi e città  d’Italia.

Naturalmente, i disabili, come altre categorie deboli, non hanno rappresentanti politici e sindacali che li tutelano, quindi, anche loro, devono subire e tacere.

Mi aiuti a promuovere una campagna contro le barriere architettoniche presso gli uffici pubblici e gli ospedali.

Al fine di formare un dossier da inviare agli organi competenti, invitiamo i cittadini a mandare le segnalazioni di uffici pubblici inadeguati a:

presidente@associazionecontrotuttelemafie.org
presidente@malagiustizia.eu
giangrande.antonio@alice.it
www.associazionecontrotuttelemafie.org
www.malagiustizia.eu

Antonio Giangrande
Presidente Associazione contro tutte le mafie.”

Firmato: Il direttivo.

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