Varazze – L’Assessore non accetta il bavaglio

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Varazze, 14.07.2007.

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PonentevarazzinoNews

L’Assessore non accetta il bavaglio

La reazione era nell’aria. Giovedଠsera, nella sala consigliare del palazzo comunale di Varazze, si è consumata l’ennesima tragica dimostrazione, di come siano tesi i rapporti, in seno alla maggioranza di centro sinistra, guidata dal Signor Sindaco avv. Antonio Ghigliazza.

Come cittadini, e come rappresentanti di un movimento spontaneo di quartiere, non possiamo evitare di constatare e metabolizzare quello che vediamo e sentiamo. Lo abbiamo giustamente e con serenità  fatto; il risultato non ci piace. Questo modo di fare politica è lontano dalla nostra comprensione e da quello che ci aspettiamo.

Lo avevamo già  chiesto, lo chiediamo nuovamente: fate un passo indietro, rivedete le vostre posizioni, trovate un compromesso che consenta la realizzazione, largamente condivisa, dei progetti in corso. Evitate di esasperare posizioni e ideologie, ma soprattutto l’accanimento personale. Insistiamo, questo modo di fare politica non piace ed è dannoso, non solo per quello che rappresenta oggi, ma per quanto potrebbe divenire domani.

Riportiamo la lettera di “sfogo” dell’Assessore dott. Giovanni Baglietto, e invitiamo i nostri lettori a volerci inviare le loro considerazioni: il dibattito è aperto.

Busso: un’arroganza senza fine


L’altro ieri sera il Consiglio comunale di Varazze ha esaminato, tra le altre, un’interessante pratica riguardante il recupero urbanistico della sponda varazzina del torrente Arrestra per realizzare insediamenti artigianali. Premesso che sembra che dietro all’iniziativa ci siamo i soliti noti, progettisti ed imprenditori con le amicizie giuste, l’intervento in questione merita interessanti considerazioni: le faccio qui, e non in consiglio comunale in quanto l’assessore all’urbanistica che ormai evidentemente teme anche il mio respiro mi ha impedito di parlare, con una scenata tanto ignobile quanto senza precedenti.

E pensare che avrei dato un giudizio sostanzialmente positivo, una tantum, su quanto aveva esposto il nostro onnisciente compagno. Infatti per la prima volta da anni, forse, il cemento sarà  sinonimo di lavoro e di occupazione, non di bieca speculazione edilizia, come accaduto per ex-cotonificio e porto e come temo succederà  per il retroporto. Per la prima volta, forse, daremo opportunità  di lavoro a qualche nostro concittadino che vuole farsi una famiglia o deve mantenere quella che già  ha, invece di agevolare in modo succube e consenziente enormi profitti per pochi imprenditori abilissimi nei propri affari, senza ricadute tangibili sulla città .

Per la prima volta, forse, innescheremo un meccanismo virtuoso che potrebbe finalmente attrarre investitori in grado di dare speranze di crescita e di sviluppo occupazionale che ci consenta di avere più ottimismo per il futuro, invece di avere a che fare con i soliti imprenditori “mordi e fuggi” che prendono molto più di quello che danno, modificando spesso in modo irreversibile l’ambiente ed il territorio in cui operano, che poi sono il nostro ambiente ed il nostro territorio.

Questo avrei voluto dire, ma il nostro eroe oramai teme il confronto sempre e comunque, non solo quello democratico con i referendari (è lecito e democratico dire di votare no al referendum, non lo è dire no alla raccolta firme per indire il referendum stesso), ma anche quello interno alla maggioranza ed alla giunta: chi non canta nel coro è nemico e va sopraffatto con ogni mezzo, anche i più ignobili ed indegni di un ex primo cittadino. Chi scrive non è corista di partito, né mai lo sarà , provenendo da una cultura cattolica che esalta i principi del confronto e della mediazione, mai quelli della sopraffazione e della diffamazione.

Se non vi saranno pubbliche scuse nei miei confronti da parte del nostro, credo che quest’episodio, ultimo di una serie lunghissima, segni la fine della mia collaborazione politica con la sinistra della nostra attuale maggioranza, incapace di legare la lingua ad un omuncolo che rappresenta il passato remoto della nostra città , una vera e propria diga contro la dialettica politica che sta alla base dell’esistenza stessa di una coalizione.

Manterrò il mio appoggio amministrativo al sindaco per realizzare il programma elettorale per ciò che concerne le mie competenze. Il futuro poi assegnerà  ad ognuno i propri ruoli politici, le proprie alleanze e le proprie collocazioni. Ma la prossima amministrazione dovrà , per il bene di tutta la città , essere “Busso free”.

Dott. Giovanni Baglietto.

Riportiamo articolo di: Il Secolo XIX del 15 luglio 2007.

Busso mi ha negato la parola»Ora Baglietto vuole le scuse

VARAZZE. Ferri corti in maggioranza. L’esecutivo non dovrebbe cadere, anche perchè di recente ha sottoscritto un documento sul recupero del ponente, ma il clima è rovente. I contrasti, personali sino a un certo punto, ora riguardano l’estremo levante. Giovanni Baglietto (Italia dei valori), assessore, accusa il collega, ex sindaco, Giovanni Busso.

«Se non otterrò sue pubbliche scuse- dice- credo che il recente e increscioso episodio avvenuto in consiglio segni la fine della mia collaborazione politica con la sinistra dell’attuale maggioranza, incapace di zittire chi rappresenta il passato remoto della nostra città ».

«L’altra sera – dice Baglietto – il consiglio ha esaminato una pratica importante, che riguarda il recupero urbanistico al confine con la provincia di Genova, dove sono previsti insediamenti artigianali, che pare interessino a progettisti e imprenditori dalle amicizie giuste. Busso (assessore a urbanistica e progetti speciali) mi ha impedito di parlare, perchè oramai teme anche il mio respiro. E pensare che avrei dato, in fondo, un giudizio positivo. Infatti, per la prima volta- forse- il cemento sarà  sinonimo di lavoro e occupazione, non di speculazione edilizia come accaduto per il Cotonificio, il porto e, si teme, per il retroporto.

Questo articolo è stato pubblicato il 14 Lug 2007 alle 23:15 ed è archiviato nelle categorie COMUNICATI E COMMENTI DEL DIRETTIVO, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o effettuare un trackback dal tuo sito.

Un commento

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Riportiamo link ad articolo di:
Il Vostro Giornale

Varazze, l’assessore Baglietto vuole le scuse del collega Busso

Rapporti tesi nella maggioranza di centrosinistra, guidata dal sindaco Antonio Ghigliazza, a Varazze. L’assessore all’edizilia privata Giovanni Baglietto ha chiesto pubbliche scuse a Giovanni Busso, ex sindaco ed attuale assessore all’urbanistica.[Continua]

04 Ago 2007 alle 11:03

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