Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni“
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Varazze, 09.07.2007.

PonentevarazzinoNews

Il Presidente Burlando risponde all’Espresso
e il comitato ai suoi lettori

(Parte prima)

Riportiamo il testo di un commento che, un abitante di San Nazario, ci ha inviato in seguito al post pubblicato, sulle nostre pagine online, a proposito dell’articolo apparso sull’Espresso del 21 giugno 2007, con precise accuse di spartizioni, e anche altro, a politici e loro congiunti, e tra questi il Presidente della Regione Liguria Ing. Claudio Burlando.

“Il comitato di quartiere “Ponentevarazzino” s’interessa di politica regionale, riporta articoli, lettere e commenti a vicende che riguardano Savona, Imperia, La Spezia e Genova, con prese di posizione su situazioni specifiche locali, che nulla hanno a vedere con Varazze e San Nazario. Mi chiedo, a quale scopo e finalità  impiegate il vostro tempo a seguire tali vicende, mentre a Varazze succede di tutto e di più? Non sarebbe meglio parlare del referendum, per impedire un’altra gettata di cemento in riva al mare, oppure spiegarci come mai la collina a fianco alla vecchia strada per Castagnabuona è stata disboscata, di oltre cento piante d’ulivo, ed è in corso una costruzione vecchio stile, con una palazzina attaccata all’altra, quasi appiccicate a quelle già  esistenti, realizzate negli anni cosiddetti “bui”?

Tutti assenti gli organi di verifica e controllo di cui tanto si parla, compreso voi, che essendo a contatto con gli abitanti e presenti sul territorio, meglio di chiunque altro, siete da ritenere doppiamente responsabili!”

Al lettore, che ci ha inviato le osservazioni e considerazioni sopra riportate, conoscendolo e incontrandolo quasi tutti i giorni, abbiamo risposto personalmente esponendo le nostre convinzioni, motivazioni e accollandoci parte di quelle responsabilità  accreditateci. Riteniamo però utile pubblicarle in una news, perché altri abitanti del quartiere e di Varazze, ci hanno posto simili domande, ed anche per dare risalto, con l’occasione, alla risposta che il Presidente Burlando ha voluto dare agli autori dell’articolo in oggetto, con una nota pubblicata da Genovapress il 6 luglio.

Varazze attraversa un momento particolarmente vivace, non solo per i contrasti politici a volte anche duri, ma soprattutto per i tanti progetti in fase di realizzazione e tanti altri in discussione o in via di studio e progettazione. La città  è un cantiere e lo diventerà  sempre più, man mano che i lavori sono approvati, finanziati e appaltati. Varazze ne aveva necessità , e il merito deve essere riconosciuto a chi ha predisposto e pianificato gli interventi, e a chi ha ottenuto o trovato la copertura finanziaria.

Ciò premesso, dobbiamo constatare che alcuni interventi potevano essere meglio presentati alla cittadinanza per essere capiti e apprezzati, mentre altri dovevano essere posti in discussione e a una più ampia condivisione. Certo che ci interessiamo di quanto avviene nella nostra città  e nel rione di San Nazario; sbaglia chi pensa il contrario. Siamo presenti e attenti, avulsi da qualsiasi forma di protagonismo ma, silenziosi attori artefici della costruzione del nostro futuro.

Il compito del direttivo e della segreteria del comitato è quello di sensibilizzare, chi di dovere, sulle aspettative degli abitanti; cosa che cerchiamo di fare con un costante e paziente impegno e su vari fronti. I risultati, considerando le enormi difficoltà  intrinseche nella missione, e la recente costituzione del sodalizio, sono incoraggianti e ci fanno ben sperare per la soluzione delle tante problematiche segnalateci, che abbiamo o stiamo portando all’attenzione dei responsabili.

Le responsabilità  del comitato, per quanto riguarda l’insediamento di edilizia agevolata in località  Rio Cucco, sono una pesante realtà  e ci spiace di avere commesso errori di valutazione delle promesse fattaci e che non si sono realizzate. La cosa si riferisce alla sola strada di accesso da via Vallino che, se aperta da subito, avrebbe sollevato via Corosu da un traffico di mezzi pesanti che ha creato notevoli disagi, a chi li abita o vi transita per raggiungere le retrostanti frazioni. Altre varianti e interventi richiesti sono state valutate positivamente e in via di attuazione. I lavori di sbancamento della collina erano già  iniziati, quando è stato costituito il comitato.

La nostra posizione sulla richiesta di referendum, per l’abolizione della delibera sullo Studio Urbanistico d’Inquadramento del Distretto T1, è sempre stata chiara e coerente sin dall’inizio. A chi segue il nostro lavoro leggendo le news che pubblichiamo, non gli sarà  sfuggito come da sempre insistiamo per rivedere il SUI, approvato dal C.C. del 15 febbraio 2007, coinvolgendo le forze politiche d’opposizione, i privati proprietari delle aree e le associazioni dei cittadini. Non abbiamo mai pensato al referendum, come a una possibile soluzione delle problematiche inerenti al recupero del retroporto. Abbiamo puntato invece sulla sensibilizzazione di tutte le forze politiche, nella convinzione che, trattandosi di un intervento di grande importanza per il futuro di Varazze, avrebbero saputo trovare una soluzione accettabile e condivisa, senza rimandare oltre il recupero della zona, che noi vogliamo e aspettiamo da tempo. Evidentemente ci siamo sbagliati. Ma, siamo sicuri che il referendum risolverà  ogni problema e porrà  fine al duro scontro in atto tra i politici della città ? [Continua]

Firmato: Il direttivo.

Riportiamo link a ns. post richiamato dal lettore e a quello della risposta data dal Presidente Burlando:

“Rapallizazione” a Varazze – No grazie!

LA LETTERA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA BURLANDO AL SETTIMANALE L’ESPRESSO venerdà¬, 06 luglio 2007