Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni”
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Varazze, 29.06.2007.
PonentevarazzinoNews
Le “case rosa” di Alberga
Abbiamo letto sul quotidiano online di Savona “Il Vostro Giornale” un articolo che ha attirato la nostra attenzione, stimolando anche l’immaginazione. Breve discussione tra noi, ed ecco la decisione di riprenderlo, per divulgarlo tra chi ci segue e legge le news che pubblichiamo, i Politici e i Responsabili del settore edilizia pubblica e privata del Comune di Varazze.
Riportiamo articolo ripreso da: Il Vostro Giornale:
“Albenga: “case rosa” esempio di edilizia di qualità
Lettera del 29 Giugno 2007
Ad Albenga possiamo, finalmente, osservare un buon esempio di edilizia. Un esempio di come, costruire, non voglia dire necessariamente aggredire e deturpare il tessuto urbano. Parliamo delle “case rosa”, il tipico rosa della Riviera di Levante, poste all’incrocio tra viale Pontelungo e viale Otto Marzo. Quando il Comune concede una licenza edilizia equilibrata, il risultato è evidente.
Se gli standard (spazi pubblici adibiti a servizi e verde pubblico) fossero vincolati e rispettati, il tessuto urbano di Albenga apparirebbe completamente diverso. Siamo talmente poco abituati a vivere in un ambiente dove la legalità e le norme sono rispettate, che, quando vengono ottemperate, ci sembra che sia stata fatta una positiva eccezione a tali norme. Quello di cui la gente sembra non accorgersi è che, ogni qualvolta si fa una speculazione nel tessuto urbano in cui viviamo, la qualità della nostra vita, di nessuno escluso, viene degradata.
Le “case rosa” sono un esempio di edilizia che investe sulla qualità e non solo sulla quantità . La cura che è stata posta ad ogni dettaglio e al verde, è un caso esemplare per la nostra Città . Per i camminamenti è stato usato il sestino fiorentino dell’Impruneta, le rifiniture sono tutte in ardesia, compresa la cimosa sopra il blocco dei contatori, gli ingressi in marmo, sui tetti di ardesia i camini grandi sono in stile e quelli piccoli in rame, citofoni e lampade in abbinamento, tende e fioriere ai balconi, tutte uguali per l’intero complesso. Persino una Madonna in ceramica d’Albissola a ingentilire la cabina elettrica.
Gli appartamenti, rigorosamente isolati termo-acusticamente, sono rifiniti con attenzione particolare. Soprattutto il verde è stato curato in modo speciale, se non unico: bouganville nel posteggio esterno e gelsomini lungo le pareti del garage interno, alto tre metri, rendendolo un luogo gradevole. Durante l’allestimento dei cantieri si è cercato di salvare il più possibile il verde esistente. Certo tutto questo ha un costo. Richiede che l’imprenditore operi una scelta: privilegiare la qualità della vita rispetto al profitto indiscriminato.
Fernanda Pescetto”
Firmato: Il direttivo