Varazze: Pubblico confronto sul retroporto

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni
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Varazze, 15.06.2007.

PonentevarazzinoNews

Riqualificazione del ponente varazzino:
pubblico confronto a tutto campo


Piazza XXIV Maggio e salita per stazione FS e Frazioni.Il direttivo del comitato del quartiere San Nazario, dopo aver appreso del “via libera” alla raccolta delle duemila firme, necessarie per indire il referendum, letto le motivazioni dei cinque consiglieri che hanno presentato la richiesta, e la contemporanea affissione del manifesto dei Democratici di Sinistra, che indicono una pubblica assemblea per venerdଠ22 giugno, con il dichiarato intento d’informarci e spiegarci perché no al referendum e sଠal recupero del retroporto, come dal loro leader storico e attuale Assessore G.B. Busso, presentato e fatto approvare dal consiglio Comunale del 15 febbraio 2007, si è riunito in seduta straordinaria per concordare ed esprimere ancora una volta, con serena determinazione, il proprio pensiero.

Gli abitanti, operatori commerciali e artigianali del quartiere, come tutti i varazzini vogliono vedere riqualificato il retroporto, il sito dei Cantieri Baglietto, collegato il nuovo porto alla città  con un’adeguata passeggiata, rivista e sistemata la viabilità  per il piazzale della stazione ferroviaria e le retrostanti frazioni. Leggendo le motivazioni dei cinque consiglieri firmatari della richiesta di referendum, abbiamo notato una sostanziale convergenza, con qualche distinguo (noi non apparteniamo a forze politiche, e non dobbiamo presentarci alle prossime elezioni Comunali), con quanto da mesi continuiamo a dire, scrivere e pubblicizzare a tutti i livelli politici, economici e sociali.

Chi ci segue, e legge le nostre news, sa bene come da sempre la pensiamo sulla trasformazione del sito industriale dei Cantieri Baglietto, e quanto ci teniamo che la costruzione degli Yachts (i più belli al mondo) rimanga qui a Varazze. Ma consentiteci, non per contrapporci a quello cinese recentemente citato dal cav. Busso, di portare in discussione un aforisma o preghiera Cherokee: “Oh Grande Spirito, concedici la serenità  di accettare le cose che non possiamo cambiare, il coraggio di cambiare le cose che possiamo cambiare, e la saggezza di capirne la differenza”.

Certo che non ci ha mai convinto la prospettiva di vedere un albergo a cinque stelle, adiacente ad un cantiere navale che vorremmo “sentire” sempre in piena attività , come pure l’insediamento residenziale di levante, le sedi dei VV. FF., della Protezione Civile, Croce Rossa, il museo, e chi più né ha più né metta.

Con il privato, che ha motivazioni ed interessi specifici propri, occorre dialogare e trovare compromessi; ci risulta sia stato e continui a essere fatto dai massimi esponenti politici del Comune. Riteniamo sia indispensabile continuare a mantenere aperto il dialogo e un sereno confronto, per trovare la migliore soluzione possibile nel rispetto dei comuni interessi, evitando dannose contrapposizioni.

Siamo contrari a un futuro turistico alberghiero del sito, o è più preciso dire, al trasferimento della produzione degli Yachts Baglietto. Per noi queste “barche” sono come la Ferrari per Maranello; non possiamo accontentarci del solo ufficio vendite, consegne e rimessaggio.

Sull’operazione campo sportivo abbiamo espresso riserve, ma accettato l’impegno assunto dal Signor Sindaco, in occasione del Consiglio Comunale del 15 febbraio, d’esaminare proposte, accordi e costi prima di prendere ogni decisione.

Per quanto riguarda il “triangolo” di fabbricati artigianali compreso tra il tracciato ferroviario, la strettoia che collega il piazzale FS all’Aurelia bis e le villette a schiera prima della caserma dell’Arma dei Carabinieri, abbiamo chiesto di rivedere viabilità  e impatto ambientale, derivante dall’effetto rumore treni in transito, se si permette di edificare ad altezze superiori al tracciato FS. Non siamo disposti ad accettare il superamento degli ostacoli con la “furbesca” destinazione di una parte degli alloggi a edilizia convenzionata, e nessun intervento sulla sistemazione della viabilità  e abbattimento delle barriere architettoniche.

Area tra le due Aurelie, denominata Sub Distretto T1C, abbiamo chiesto di contenere l’effetto barriera, sia in altezza e sia con passaggi trasversali di adeguata larghezza. Di non consentire un’edificabilità  destinata a sole seconde case, e verificare il progetto che prevede la quantità  di superficie a destinazione commerciale, per non creare e poi alimentare false aspettative.

Non possiamo pensare al recupero della zona senza rivedere la viabilità  e la sistemazione di piazza XXIV Maggio, che vogliamo venga pedonalizzata e attrezzata per diventare luogo di sosta e accoglienza per chi arriva a Varazze.

Ciò premesso, vogliamo precisare la nostra volontà  a continuare nella ricerca di un accordo che coinvolga tutti: maggioranza, opposizione, cittadini e proprietari delle aree interessati. Ci preoccupa un eventuale slittamento del progetto di recupero; sono anni che aspettiamo di vedere l’abbattimento dei fatiscenti locali industriali, che hanno reso famosa Varazze all’inizio dello scorso secolo, ma che oggi creano problemi igienici e d’immagine. Concordiamo comunque sulla necessità  di fare chiarezza e condividere l’importante progetto, che non può essere avviato senza considerare pareri e considerazioni di tutte le forze politiche e dei cittadini.

Chiediamo all’Assessore Busso e ai suoi colleghi di partito di farsi carico per trovare un accordo, anche se si presenta difficile, con tutte le altre forze politiche e noi cittadini, in modo tale che si possa dare corso a questa riqualificazione divenuta non più rimandabile, per motivi d’immagine, di convenienza sociale ed economica e per una questione di serietà .

Firmato: Il direttivo.

Questo articolo è stato pubblicato il 16 Giu 2007 alle 01:11 ed è archiviato nelle categorie NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o effettuare un trackback dal tuo sito.

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Riportiamo link ad articolo di:

Il Vostro Giornale
di sabato 16 giugno 2007.

Varazze:confronto pubblico sul retroporto

Il direttivo del comitato del quartiere San Nazario si è riunito dopo aver appreso il “via libera” alla raccolta delle duemila firme, necessarie per indire il referendum,…[Continua]


16 Giu 2007 alle 17:19

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