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14 Aprile 2007

Varazze – La Politica e la riqualificazione del ponente

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Varazze, 13.04.2007.

PonentevarazzinoNews

Assessore, Sindaco o consigliere, ma sempre al centro dell’attenzione

marina11.jpgRiportiamo alcuni articoli apparsi su La Stampa di oggi, che ha dedicato ampio spazio alla situazione politica della nostra città . La discussione in corso riguarda da vicino il quartiere San Nazario, e la nostra posizione, sull’intervento di risanamento del retroporto, è stata espressa chiaramente nelle precedenti news. Siamo in attesa di possibili ed auspicabili ripensamenti da parte degli Amministratori, ai quali abbiamo chiesto la disponibilità  a discutere su alcune modifiche al SUI, approvato dal Consiglio Comunale del 15 febbraio. Riferiremo sull’argomento nella prossima riunione del direttivo, che dovrà  decidere quali iniziative intraprendere, scegliendo tra le poche concesse a noi cittadini, per convincere chi preposto a prendere in considerazione anche qualche nostra richiesta.

Copyright ©2007 La Stampa – Intervista

di ERMANNO BRANCA

VARAZZE

Dopo tre mandati da sindaco e una presenza costante in Comune, Giovanni Busso ha annunciato le dimissioni imminenti dalla giunta di Varazze. Le continue polemiche legate al processo di trasformazione della cittadina turistica e il clima politico confuso, hanno indotto il vecchio timoniere a una virata decisa.

stop_24maggio.jpgPerchè ha deciso di dimettersi?

Ritengo che la mia presenza in giunta non sia funzionale all’amministrazione e voglio essere libero di difendermi dagli attacchi velenosi di cui sono stato bersaglio in questi mesi. Accuse che sono arrivate dall’opposizione e da frange della maggioranza». «Le polemiche sono legate alla trasformazione urbanistica di Varazze? «Si parla del Cotonificio e di altro. Tutti i processi di innovazione, da Varazze a Savona a Genova sono oggetto di polemiche».

Come valuta il suo rapporto con il sindaco Ghigliazza?

«L’ho indicato e sostenuto e lo sosterrò fino alla fine del mandato. Ritengo sia un amministratore impegnato».

Il fatto che foste avversari nel precedente mandato secondo lei non crea confusione?

«Ho scelto Ghigliazza come successore perchè ritenevo che fosse il migliore. E lo penso ancora oggi anche se possono essere emerse difficoltà  di rapporti o differenti opinioni».

A Varazze dicono che lei volesse continuare a fare il sindaco vestito da assessore. Che ne pensa?

«Non è vero affatto. E posso assicurare che il sindaco Ghigliazza ha una personalità  molto forte e autonoma. E’ vero, invece, che l’attuale amministrazione sta realizzando i miei programmi con i finanziamenti che avevo trovato io. Ed è vero che magari abbiamo una diversa visione della città , dei problemi e del modo di superarli».

Il cosiddetto comparto T1 ha fa parte di queste differenti visioni?

«Diciamo che in città  tutti parlano di lavoro ma pochi sanno tradurre quest’aspirazione dal mondo delle idee alla realtà . Io l’ho fatto, altri invece continuano solo a parlarne».

Quando darà  le dimissioni?

«Presto. Il tempo di impostare alcuni atti amministrativi. Comunque prima dell’estate».

Nel 2009 la vedremo di nuovo candidato sindaco di Varazze?

«No. Credo proprio che basti».

Copyright ©2007 La Stampa – Il caso

Ma il sindaco non vuol credere all’uscita di scena

VARAZZE

Sono sicuro che Busso non si dimetterà  da assessore. Busso ha ricevuto attacchi p24maggio3.jpgpolitici ignobili in questi ultimi mesi, ma non se ne andrà . E’ troppo attaccato alla sua città  e non lascerebbe mai nulla in sospeso. Tantomeno un’operazione in larga scala come il Distretto T1». Il sindaco di Varazze Antonio Ghigliazza non crede alle parole del suo assessore Giovanni Busso e spera che l’ex sindaco rinunci a uscire dalla giunta per restare solo in Consiglio.

«Il senso di responsabilità  di Busso è fuori discussione. Spero proprio che non lasci l’incarico e, ripeto, sono molto ottimista su questo. Busso ha detto e ripetuto che se ne sarebbe andato? Di sicuro, nella vita, c’è solo la morte. Nell’ultimo Consiglio c’è stata piena convergenza sul Distretto T1 che riqualifica e rimodella tutto il ponente di varazzino. Questo era un progetto che rientrava nei nostri programmi. Abbiamo mediato su tutto quanto era possibile. Ora si è giunti ad un’unione di intenti. Per questo non vedo la possibilità  che Busso lasci l’incarico di assessore, pur dichiarando che resterebbe in consiglio», conclude Ghigliazza.

Il sindaco Ghigliazza insomma non pare disposto a perdere una pedina importante come Giovanni Busso e spera che l’assessore dopo gli attacchi continui di cui è stato oggetto negli ultimi mesi, resti al suo posto ora che la maggioranza sembra aver trovato la quadratura sul progetto di trasformazione della zona T1.

Copyright ©2007 La Stampa – Anni movimentati

Una maggioranza ad assetto variabile

La lista vincitrice delle amministrative del 2004 è giunta al giro di boa in acque agitate. uscita_sottopass.jpg«Idea Varazze», la lista del sindaco Antonio Ghigliazza, era espressione del centrosinistra, con esclusione di Verdi, Rifondazione e Comunisti italiani. In questi anni qualcosa è cambiato. Due assessori e tre consiglieri hanno lasciato l’alleanza per formare un gruppo misto.

I cinque transfughi sono il vicesindaco Alessandro Bozzano (sdi), l’altro assessore Giovanni Baglietto (Italia dei Valori), Luigi Pierfederici, Giacinto Arri, ex assessore dell’ultima giunta Busso e Stefano Baglietto. A sorpresa, si è aggiunto a loro Vittorio Mantero, proveniente dall’opposizione.

I numeri però sono sempre con Ghigliazza che può contare su 15 voti su 21. Per sostituire Busso in giunta sono in lizza due giovani ds: Cesare Putignano e Roberto Calcagno, entrambi di 32 anni.

Copyright ©2007 La Stampa – Il comparto T1

E’ la nuova operazione immobiliare avviata

L’ormai famoso «Distretto T1» è il progetto di riqualificazione della zona di ponente di Varazze. L’idea di avviare l’operazione, come per il porto turistico e inizio_vicolo.jpgl’ex cotonificio, è dell’assessore alle Grandi opere Giovanni Busso (ds).

In pratica la fascia coinvolta è quella che va dal retroporto alla stazione ferroviaria, coinvolgendo il quartiere di San Nazario, il campo di calcio «Ferro», il supermercato, il distributore, l’ex conceria, le sedi di Croce Rossa, vigili del fuoco, l’atelier di moda Piombo. Nuovi palazzi, aree verdi e la sopraelevazione del campo da calcio i contenuti della «ricetta».

Copyright ©2007 La Stampa La polemica

Gli oppositori vedono solo…

VARAZZE

Gli oppositori di destra e sinistra concordano nel giudizio negativo sulla giunta Ghigliazza. Una pattuglia che in Consiglio è ridotta a un esponente della sinistra radicale, 2 del gruppo di Gerolamo Carletto (Margherita) e tre del centrodestra di Delfino. Mariarina Dagnino (Rifondazione) attacca l’alleanza di centrosinistra sul progetto sulle aree retroportuali: «La debolezza della giunta e la difficoltà  di procedere nelle scelte e nella loro attuazione si evidenzia con la riqualificazione di Varazze. Abbiamo sempre sostenuto la necessità  della riqualificazione di queste zone, ma riteniamo che debba essere affrontata facendosi carico anche dei problemi sociali e del territorio.

Gli interventi del retroporto non possono essere guidati esclusivamente dagli interessi dei privati che, seppure legittimi, tendendo a realizzare le proprie attese creano ricadute anche negative sul tessuto cittadino. Ad esempio facendo lievitare i costi degli immobili. Occorre pensare ekom1.jpga soluzioni abitative finalizzate ai residenti che non riescono ad affrontare i costi elevati del mercato immobiliare che risente di investimenti fatti da privati o da società  a fini speculativi».

Giovanni Delfino (Udc) sostiene: «Varazze sta subendo in questi anni di strapotere della sinistra, una formidabile attività  di speculazione edilizia e di urbanizzazione selvaggia senza effettive contropartite per la città . Il recente studio di riassetto del distretto retroportuale prevede un altro omaggio di settemila metri cubi e un insoddisfacente utilizzo della stessa area del campo di calcio che il Comune mette in palio».

Firmato: Il direttivo.

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