Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni“
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Varazze, Ottobre 2006.
Il nuovo porto turistico
MARINA di VARAZZE
Il nuovo porto, Marina di Varazze, è tecnologicamente all’avanguardia. La progettazione architettonica è stata affidata all’architetto Aimaro Origlia d’Isola, uno dei maestri dell’architettura moderna italiana, che insieme all’architetto varazzino Pietro Venezia ha ideato una struttura godibile anche da chi non va per mare e non possiede una barca.
Dispone di 707 posti barca ormeggiati al riparo di un molo di sopraflutto e uno di sottoflutto, entrambi muniti di appositi approdi e da banchine centrali.
Lo spazio acqueo all’interno del porto è munito di 12 pontili fissi e 3 galleggianti. La profondità dell’ormeggio è dai mt. 3,5 ai 6,00 .
In banchina, bar, ristoranti, negozi eleganti invitano a fare due passi, per fare shopping o sedersi ai tavoli dei locali per godersi oltre alla consumazione, anche il magnifico panorama.
Il posto elegante, la passerella mobile e i viali fiancheggiati da alberi, sono per il quartiere di San Nazario un richiamo alla passeggiata, al giro in bici con i bambini e perché no, anche un’occasione per ritrovarsi con gli amici in pizzeria a filo d’acqua.
Riportiamo un articolo apparso su “La Stampa” del 24.11.2006 – VARAZZE LA NUOVA MARINA.
Non solo yacht.
Piaccia o no, il nuovo porto di Varazze è stato un successo. E siamo solo all’inizio – dicono i gestori – con buona pace dei (tanti) detrattori. La prima estate della nuova Marina non ha catturato solo i diportisti. Ha saputo calamitare l’attenzione anche di quelli che non sanno distinguere una vela da un canotto. Di più: ha letteralmente spostato il baricentro di un’intera cittadina dalla foce del Teiro.
L’operazione è riuscita non tanto con l’architettura (su cui si può discutere) ma con le idee. Il progetto della Giostel di Paolo Vitelli voleva portare a Varazze non solo le barche, ma anche i turisti. Moli e negozi, case sull’acqua e passeggiata a mare, ristoranti e brokeraggio, american bar e shopping nautico.
«Volevamo realizzare un porto come quelli della Costa Azzurra – spiega Giovanna Vitelli, responsabile commerciale di Marina di Varazze – e credo che ci siamo riusciti. quest’estate ha dimostrato che la nostra era un’idea vincente». Poco importa se alcuni storcono il naso e dicono che l’architettura della nuova Marina ricorda più gli chalet alpini che il Pier 39 di San Francisco. «Per la verità i progettisti Gabetti e Isola si sono ispirati agli stabilimenti balneari varazzini di fine Ottocento», spiega Giovanna Vitelli.
Il porticciolo ha saputo incastonarsi nel tessuto della città e in pochi mesi l’ha cambiata. Al momento lungo la passeggiata sono aperti circa trenta locali commerciali e una buona metà è costituita da ristoranti e bar. Quest’estate le notti nella Marina pullulavano di giovani e turisti. Tra un’occhiata a un Azimut e una alle mostre d’arte allestite sulla banchina, si poteva tranquillamente fare la fila per entrare in pizzeria.
«Abbiamo voluto che ci fossero locali per tutte le tasche», dice Giovanna Vitelli. Tra i punti più gettonati si può citare la pizzeria «Lampo». Decine di coperti e un antico galeone ricostruito all’interno della sala per ricordare la leggenda varazzina di Baciccio do Tin. Non solo pizze ma anche crudité di mare nel menù.
Da alcune settimane è in funzione anche il ristorante «Pesce Pazzo» che propone di solito un menù fisso a 35 euro impostato tutto sul pescato fresco. Il proprietario, Davide Petrini, campione di immersioni, ha, manco a dirlo, una barca e ogni giorno porta in tavola il raccolto delle reti oltre a proporre ai clienti anche uscite a bordo del suo peschereccio.
Più a levante ha aperto anche «Boma», ristorante classico curato dalla famiglia Patané con specialità di pesce tipiche della tradizione ligure. Sul fronte del divertimento ecco la gelateria «Verde Mandarino» che unisce il gelato alle crèpes, il «Bar Centrale QQ7», locale minimal chic da ostriche e champagne, aperitivi e musica. Ha ospitato concerti jazz e il ricevimento delle Frecce Tricolori. Di recente ha aperto il bar «Alta Marea», design etnico alla moda ideale per il dopocena, frequentatissimo dai calciatori del Genoa.
E infine c’è lo shopping: da Timberland alla Rosa dei venti, dalla gioielleria Bozzano a Balbi Nautica & Marine Service alla Newport Gallery. Copyright ©2006 La Stampa.
Galleria fotografica:
Marina di Varazze – il nuovo porto turistico di Varazze
Campionato invernale di vela del ponente
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Italia. Il nuovo Marina di Varazze
Ampliamento del Porto di Varazze
Sito Ufficiale: – Marina di Varazze
Per ritornare a: Porto anni sessanta
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Il Consiglio Direttivo di questo Comitato ha deciso di rendere omaggio al dottor Paolo VITELLI, che tanto ha dovuto impegnarsi per poter realizzare questo nostro moderno porto turistico, e che ha saputo rendere grande l’Italia all’estero con il proprio ingegno imprenditoriale ed il lavoro di tecnici e operai che, sapientemente guidati, sanno realizzare veri gioielli tecnologici e dal classico stile Italico.
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PROFILO BIOGRAFICO PAOLO VITELLI
l gruppo produce nei suoi 7 cantieri dislocati ad Avigliana (Piemonte), Viareggio e Livorno (Toscana), Sariano-Pc (Emilia) e Fano (Marche) circa 600 imbarcazioni a motore all’anno dai 9 ai 70 metri con i marchi Azimut, Benetti, Gobbi e Atlantis. Paolo Vitelli ne è Presidente ed Amministratore Delegato e si è recentemente impegnato in importanti investimenti e diversificazioni industriali quali la costruzione di moderni porti con implicazioni turistico-immobiliari di particolare importanza (Varazze e Livorno in Italia, Mosca in Russia).
Con una continua attenzione alla ricerca tecnologica, alla qualità del prodotto e all’organizzazione di una rete mondiale di vendita di circa 126 concessionari efficienti e professionali in 55 paesi, la società ha aumentato le vendite con una media del 25% negli ultimi dieci anni, raggiungendo un fatturato di 701 milioni di euro (agosto 2006) con previsione di raggiungere i 785 milioni ad agosto 2007; i dipendenti sono 2.477 con un indotto di circa 5.000 persone.
Dal 1998 al 2006 è stato Presidente di Ucina, l’associazione aderente a Confindustria che rappresenta l’industria nautica italiana da diporto.
Nel corso della sua Presidenza ha intrapreso una significativa attività di confronto con le Istituzioni, i cui risultati a tutt’oggi sono fra l’altro: normativa sul leasing agevolato, approvazione della legge quadro sulla nautica n. 172/2003 e del relativo “codice”, ampliamento a mare dell’area fieristica del salone di Genova in corso di realizzazione, creazione della prima scuola nautica professionale in Italia, a Viareggio.
Paolo Vitelli ha anche realizzato una piccola catena di “hotel de charme”, restaurando antichi fabbricati a Chamonix in Francia, a Champoluc e a Mascognaz in Valle d’Aosta.
E’ presidente della società editrice G.B. Paravia.
E’ Console Onorario di Norvegia dal 1974.
Nel 1997 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica la nomina a Cavaliere del Lavoro per “essersi reso singolarmente benemerito nel campo dell’industria nautica”. Nel 2004 è stato insignito della Laurea Honoris Causa in Ingegneria Meccanica dal Politecnico di Torino.